giovedì 9 agosto 2007

Massimo D'Alema ai giovani - Lottate come noi nel '68



I giovani del '68 accettarono la sfida fino in fondo, il cambiamento se lo conquistarono sul campo "rumorosamente". Ma quelli di adesso? Stanno facendo altrettanto? Massimo D' Alema (foto di Alessandro Savarese) riconosce che "l'Italia è abbastanza off limits per loro sia in politica che in economia" ma dice anche: "Devono farsi avanti e combattere per il loro futuro, come ha fatto la nostra generazione".




http://www.massimodalema.it/



Non votare le liste di partito

Possibile che la politica riaffermi continuamente l'esistenza di una casta che opera non per il bene pubblico ma per la solita cerchia ristretta? Si sa bene e da molto tempo che la rotta del partito è rallentata e contrastata da interessi personali interni tendenti a mantenere fette di potere a proprio uso e consumo. Il confronto sui contenuti, utile e necessario, non esiste più, così come il riconoscimento politico degli iscritti. Il consigliere comunale Cardone, convoca riunioni e parla del futuro del partito democratico, senza essersi mai confrontato con nessuno, sfoggiando una delega in bianco che gli è arrivata dal segretario, troppo occupato al mare. La capacità di trovare una sintesi, magari dopo un confronto serio ed aspro, nell’interesse dei cittadini, non ad esclusivo vantaggio politico di una parte per danneggiarne un’altra non è contemplata come ipotesi. Credo che la gente debba sapere che da un lato il Partito Democratico rappresenta un rivoluzionario meccanismo di cambiamento e rinnovamento della politica. Dall’altro qualcuno lavora per creare un sistema di autoconservazione, che ha smesso di produrre idee da un pezzo. Il cambiamento passa inevitabilmente attraverso il mutamento delle persone al comando. Infatti, quali saranno le liste a sostegno dei vari candidati? Quello che possiamo prevedere è che vi saranno diverse liste a sostegno di Veltroni, mentre non sappiamo ancora se la stessa situazione si verrà a creare per gli altri candidati. Il Sindaco di Roma avrà una o due liste che provengono da DS e Margherita. Mentre Letta e Bindy accettano solo liste formate secondo pre-primarie, in altre parole attraverso un metodo per la formazione delle liste che non sia frutto di semplice cooptazione secondo gli equilibri politici esistenti oggi. In questa situazione c'e' un modo chiaro per cambiare la politica, votare il Segretario che si preferisce e non votare le liste partitiche a sostegno di Veltroni.

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