martedì 11 dicembre 2007

Il duello imballa il Pd

Il duello tra governatore e ministro ha un risultato evidente: aver inceppato il meccanismo, imballato la macchina del Pd. Non ci sono ancora una sede e un esecutivo regionali, per esempio. Nel frattempo i segnali di disgelo ci sono, ma Bassolino continua a mantenere il punto. Come d'altronde Nicolais. Si intitola «Dietro la curva» l'intervento del governatore sul suo blog. Domenica mattina nel Cilento Bassolino incontra due signore in un'auto che, racconta, gli dicono: «Tenga duro, non si faccia intimorire. Una situazione che ultimamente si ripete spesso e mi fa riflettere». Il poetico preambolo consente al presidente di tornare su due episodi: il giustizialista «Bassolino deve essere processato» di Gianfranco Fini (così commenta il presidente campano: «Vergognose strumentalizzazioni su una vicenda giudiziaria che ad un certo punto si concluderà con la verifica della mia estraneità ad ogni forma di illegalità»). E l'epopea del Partito democratico campano, culminato, quest'ultimo episodio, nel fuoco di fila di Bassolino contro il ministro Nicolais definito «trasformista e destabilizzante», reo, secondo il governatore, di un vero e proprio ribaltone politico che ha portato all'elezione come segretaria provinciale del Pd di Emma Giammattei ai danni di Angela Cortese, candidata della maggioranza. Opinione smentita poi dallo stesso ministro, dopo qualche giorno: «Nessun ribaltone, ma ora lavoriamo insieme». In mezzo, c'è l'appello ad entrambi di Walter Veltroni nel corso della prima riunione della direzione nazionale del Pd: basta guerre, ora si lavora... continua


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