domenica 3 febbraio 2008
Comunali 2008: Pronto un decreto
Il ministro dell'Interno Giuliano Amato, se si andrà a elezioni anticipate, è pronto a varare un provvedimento - analogo a quello fatto nel 2005 - per commissariare per un anno oltre 150 comuni al di sopra dei 20 mila abitanti e alcune province i cui sindaci e presidenti - come sarebbe il caso di Walter Veltroni - hanno espresso l'intenzione di candidarsi per il Parlamento. Il provvedimento del 2005 fu emanato per l'accorpamento delle elezioni regionali e amministrative. Al comma due dell'art. 1 del decreto si legge che le dimissioni del sindaco e del presidente di provincia, presentate al consiglio nei due giorni successivi all'entrata in vigore del decreto, sono «irrevocabili e immediatamente efficaci». Il che vuol dire che non bisogna attendere i venti giorni previsti dall'attuale legge prima che le dimissioni siano pienamente effettive con lo scioglimento dei consigli. È probabile che il governo pensi a un provvedimento analogo, che consentirebbe quindi ai sindaci e ai presidenti di dimettersi dopo la data del 4 febbraio, senza che lo scioglimento effettivo dei consigli intervenga dopo il 24 febbraio, che è la data ultima prevista dalla legge perché si possa andare al voto nel Comuni entro giugno. In questo modo si eviterebbe lo slittamento delle elezioni comunali al prossimo anno, con il conseguente lungo commissariamento delle amministrazioni. Il provvedimento d'urgenza che si prospetta oggi all'orizzonte qualora Marini fallisse il suo mandato, potrebbe dunque essere un altro decreto legge o una norma da inserire in Parlamento nel decreto “milleproroghe”. Il Messaggero
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