martedì 26 febbraio 2008
S.o.s. canile
Piano di Sorrento - «Le amministrazioni comunali della costiera sorrentina non ci hanno mai aiutato. Ora è il momento di iniziare a farlo: abbiamo bisogno di un canile». Gloria Zinzaro, presidente della sezione locale della Lega del cane non le manda di certo a dire: «Finora – continua – la nostra associazione, che è operativa in zona dal 1991, non ha mai ricevuto un benché minimo contributo pubblico per il suo sostentamento». Ma non solo: il sodalizio costiero lamenta anche una mancata applicazione della legge del 2001 per la «tutela degli animali d’affezione e per la prevenzione del randagismo». «La norma – sottolinea Gloria Zinzaro – è indirizzata, in particolare, alle amministrazioni comunali che dovrebbero costruire un canile. Ovviamente i Comuni dell’area sorrentina hanno disatteso la legge, non c’è buon senso, non c’è sensibilizzazione e le propagande elettorali dei nostri politici finiscono solo per illuderci senza risolvere alcun problema. Gli amministratori peninsulari non riescono a localizzare un ipotetico canile». Dilagano, intanto, i casi in cui i cani randagi vengono sottratti portati via in strutture di altri paesi. Tutto questo, ovviamente, alimenta il malcontento tra i volontari e i soci della Lega, gli unici disposti, finora, ad accollarsi le spese di mantenimento dei cani. Per evitare che i randagi vengano portati via dalla penisola sorrentina, dal 1996 è stato promosso l’affido familiare, un’alternativa ai canili rivolta a tutti coloro in grado di ospitare un cane randagio ottenendo dai Comuni aderenti un piccolo rimborso spese. Iniziativa alla quale hanno aderito solo i Comuni di Sorrento e di Meta. Tutti gli altri centri, hanno stabilito convenzioni con canili di altri città campane. «La nostra associazione – conclude la presidente Gloria Zinzaro – è molto attiva: ci occupiamo del sostentamento di molti cani randagi, assistiamo animali feriti o malati. I costi, tuttavia, sono esosi: abbiamo bisogno di una mano». (Salvatore Caputo il Mattino)
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