venerdì 29 febbraio 2008

"Chiediamo scusa alla città indignata"

Messaggio numero uno: per Napoli. «A una comunità indignata e in sofferenza, chiediamo scusa per tutto quello che è successo e non doveva succedere». La voce è di Andrea Cozzolino, assessore regionale, che spazza via ogni indugio sui rifiuti e «senza fuggire alle nostre responsabilità, cosa che altri fanno, guardiamo in faccia questa tragedia che deve interrogare tutti noi, prima qui, poi a livello nazionale». Messaggio numero due: per Roma. «Non basta l´etichetta di nuovo per fare la buona politica, come se non contassero anche le esperienze, le cose fatte, le storie personali», e queste sono parole di Ennio Cascetta, altro pilastro della giunta regionale di Antonio Bassolino. Come dire che il Pd campano non si farà trovare chiuso in un angolo, ora che si annuncia la nuova stagione. Quelli che hanno governato e governano ancora, portano scuse, orgoglio e stizza. Stazione marittima, una sala in cui si affollano amministratori, manager e scienziati, di area e non, sotto un cartello che dice "Ripartiamo, con il cuore e con il cervello". Lui, il governatore, non c´è. In linea con ciò che si è imposto: «Non farò campagna elettorale». I suoi assessori invece assaggiano l´arena, anche se ufficialmente la campagna non è aperta, e si tratta di un appuntamento fissato prima che il governo Prodi cadesse. La Armato, Montemarano, Valiante. Sono per la prima volta a un´assemblea pubblica del Pd senza l´ombrello di De Mita. L´idea è venuta a Tino Santangelo intorno a un caffè. «Non possiamo lasciarci schiacciare, non devo mica dirvelo io che sono il meno politico di voi tutti?», la domanda lanciata quel giorno al suo numero ristretto di invitati.

E Berlusconi ci riprova anche Fini capolista
Napolionline - la citta vista da dentro - venerdì 29 febbraio 2008

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