
Se il provvedimento sarà confermato attraverso la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, Napoli non riceverebbe importanti fondi. La notizia ha suscitato la reazione del sindaco Iervolino e di Bassolino, che si sarebbero rivolti al Presidente Giorgio Napolitano. Il più arrabbiato è ovviamente l’assessore Oddati. Che si chiede se il casus sia legato al suo nome, o al desiderio di affossare Napoli. «Dobbiamo davvero pensare a una ripicca, a una provocazione? Ma no, mi rifiuto. Se una tale decisione fosse confermata, direi che c’è un atteggiamento negativo e forse di astio non solo rispetto all’amministrazione comunale - e già sarebbe discutibile - ma rispetto alla città. Questo non si può accettare. Comunque Napoli deve andare avanti». Addirittura rivolge un appello a Veltroni: «Mi appello a chi crede ancora in una politica dei fatti, del merito, dei progetti. Chiedo a Veltroni, anche se non sono uno del Pd. Ci crediamo nelle cose che diciamo? Se Veltroni ci crede, come io penso, allora che si vinca o si perda alle prossime politiche, qualcuno dovrà spiegare perché Rutelli decide di privare Napoli di qualcosa in cui, fino a qualche settimana fa, lo stesso Prodi e lo stesso Rutelli credevano».
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