lunedì 25 febbraio 2008

Stalking

Il termine inglese “stalking” (letteralmente: perseguitare) indica quegli atteggiamenti tramite i quali una persona affligge, perseguita un’altra persona con intrusioni, appostamenti, tentativi di comunicazione ripetute e indesiderate, come ad esempio lettere, telefonate, e-mail, sms, tali da provocare nella "vittima" ansia e paura, e da renderle impossibile il normale svolgimento della propria esistenza. Lo stalker può essere un conoscente, un collega, un completo estraneo, oppure nella maggior parte dei casi un ex-partner. In genere essi agiscono per recuperare il rapporto precedente o per vendicarsi per essere stati lasciati. Sta ricostruendo la sua vita dopo 15 anni di violenze fisiche e psicologiche subite dal suo partner, una donna di Ercolano soltanto dopo aver rischiato la vita ha trovato il coraggio di denunciare l’uomo che le ha rovinato l’esistenza. Assistita dall’Imesf (istituto meridionale di scienze forensi) con sede a Portici, la quarantenne è ora seguita nella complessa fase per uscire dal terrore di essere molestata. «È una donna che non avrebbe avuto problemi economici se si fosse subito separata dal marito, ma come nella maggioranza di questi casi è rimasta intrappolata in un rapporto vittima-carnefice», spiega Alfredo Grado, criminologo e presidente dell’Imesf.

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