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E' appena iniziata in largo del Nazareno la riunione tra i segretari regionali del pd, il vicesegretario nazionale Dario Franceschini e il coordinatore Goffredo Bettini. All'ordine del giorno la messa a punto delle liste elettorali. Ieri si era parlato di
Roberto Saviano, ma lo scrittore ringrazia e fa sapere che preferisce scrivere. Spunta invece il nome dell’ex direttore del Mattino
Paolo Gambescia, che potrebbe sostituire
Annamaria Carloni dirottata altrove (forse in Emilia). Al Senato, del resto, c’è parecchio da rifare, considerato che molti senatori uscenti hanno cambiato collocazione e che
Antonio Polito torna a dirigere il
Riformista. Oltre a
Teresa Armato, ambirebbero a una nomination l’europarlamentare
Alfonso Andria e l’assessore regionale
Enzo De Luca, ben radicato in Irpinia (e dunque forse utile a bilanciare le perdite demitiane). Ma il Pd continuerebbe a corteggiare perfino il socialista
Marco Di Lello (ex assessore regionale al turismo), che insiste: «Noi cerchiamo ancora un apparentamento del nostro simbolo col Pd. Ma di una cosa sono sicuro: i socialisti saranno anche nel prossimo Parlamento». Come, non mi è chiaro (leggete il post precedente). I veri problemi, però, riguardano
la Camera, dove c’è una vera folla di aspiranti. E qui si apprende che è tramontata l’idea di Cristiana Coppola (leader degli industriali campani) e ora gli inviti sono rivolti a
Maria Grazia Bottiglieri (armatrice, cavaliere del lavoro nonché anche proprietaria dell’acqua Sangemini e dell’hotel
La Palma di Capri). Il ministro
Nicolais (candidato certo al Senato) avrebbe inoltre ricevuto dal team veltroniano l’incarico di stendere una rosa di nomi: professionisti e giovani. Così spuntano i soliti prof:
Trombetti,
Ciriello,
Cimitile e
Rossi (Federico, Cnr: il più quotato) e, fra i giovani,
Serena Sorrentino (Cgil) e
Montemarano figlio (del potente assesssore demitiano). Più
Luisa Bossa (consigliera regionale), quasi sicura benchè non professionista e non giovanissima.
Massimiliano Manfredi e
Ivano Russo, due dei ragazzi di Nicolais, potrebbero invece essere candidati, ma non in Campania: per evitare squilibri fra le correnti (che notoriamente non esistono, ma ci sono). Naturalmente di primariette e consultazioni nemmeno a parlarne.
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