mercoledì 27 febbraio 2008
Niente di nuovo
E' appena iniziata in largo del Nazareno la riunione tra i segretari regionali del pd, il vicesegretario nazionale Dario Franceschini e il coordinatore Goffredo Bettini. All'ordine del giorno la messa a punto delle liste elettorali. Ieri si era parlato di Roberto Saviano, ma lo scrittore ringrazia e fa sapere che preferisce scrivere. Spunta invece il nome dell’ex direttore del Mattino Paolo Gambescia, che potrebbe sostituire Annamaria Carloni dirottata altrove (forse in Emilia). Al Senato, del resto, c’è parecchio da rifare, considerato che molti senatori uscenti hanno cambiato collocazione e che Antonio Polito torna a dirigere il Riformista. Oltre a Teresa Armato, ambirebbero a una nomination l’europarlamentare Alfonso Andria e l’assessore regionale Enzo De Luca, ben radicato in Irpinia (e dunque forse utile a bilanciare le perdite demitiane). Ma il Pd continuerebbe a corteggiare perfino il socialista Marco Di Lello (ex assessore regionale al turismo), che insiste: «Noi cerchiamo ancora un apparentamento del nostro simbolo col Pd. Ma di una cosa sono sicuro: i socialisti saranno anche nel prossimo Parlamento». Come, non mi è chiaro (leggete il post precedente). I veri problemi, però, riguardano la Camera , dove c’è una vera folla di aspiranti. E qui si apprende che è tramontata l’idea di Cristiana Coppola (leader degli industriali campani) e ora gli inviti sono rivolti a Maria Grazia Bottiglieri (armatrice, cavaliere del lavoro nonché anche proprietaria dell’acqua Sangemini e dell’hotel La Palma di Capri). Il ministro Nicolais (candidato certo al Senato) avrebbe inoltre ricevuto dal team veltroniano l’incarico di stendere una rosa di nomi: professionisti e giovani. Così spuntano i soliti prof: Trombetti, Ciriello, Cimitile e Rossi (Federico, Cnr: il più quotato) e, fra i giovani, Serena Sorrentino (Cgil) e Montemarano figlio (del potente assesssore demitiano). Più Luisa Bossa (consigliera regionale), quasi sicura benchè non professionista e non giovanissima. Massimiliano Manfredi e Ivano Russo, due dei ragazzi di Nicolais, potrebbero invece essere candidati, ma non in Campania: per evitare squilibri fra le correnti (che notoriamente non esistono, ma ci sono). Naturalmente di primariette e consultazioni nemmeno a parlarne.
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