lunedì 4 febbraio 2008

Intervista ad Ugo Carpinelli Pd

Regione Campania - Gli verrebbe da dire: «L’avevamo detto». Ma non lo dice. Ugo Carpinelli, consigliere regionale del Pd, vicino al sindaco di Salerno Enzo De Luca, di fronte all’emergenza di questi giorni vede una sola via di uscita: le elezioni anticipate a ottobre, massimo la primavera 2009. Cosa la fa essere così tranchant? «Quando la politica non decide va in cancrena e noi siamo quasi alla metastasi. Bassolino non ebbe il coraggio di far partire i lavori ad Acerra e stiamo pagando a caro prezzo quell’errore. Oggi Bassolino è un’anatra zoppa e la Campania si trova in una sorta di quarantena politica. Per rompere l’isolamento bisogna proporre una politica di riscatto». Partendo da dove? «Bisogna tirare fuori l’argenteria. Investiamo sui sindaci migliori, sui migliori amministratori anche dei piccoli comuni. Il laboratorio politico da Rifondazione all’Udeur, che Bassolino pensava potesse durare in eterno, è finito e serve una nuova fase perchè in gioco non c’è solo il destino della Campania ma di tutto il Mezzogiorno». Secondo lei un rimpasto non basta? «Un rimpasto Bassolino deve farlo per forza. Ma se anche scegliesse i migliori nomi in circolazione non basterebbe perchè settori vastissimi dell’opinione pubblica chiedono la fine anticipata di quest’esperienza». Da Salerno sono sempre partite pesanti critiche a Bassolino. «Non serve a nulla ricordare che De Luca, ad Agropoli, predisse la catastrofe ambientale di questi giorni. Forse fu poco garbato ma nella sua durezza disse la verità. Per tutta risposta fu processato dallo stato maggiore dei Ds, fu trattato con sufficienza e iattanza. La cosa più assurda è che mentre Salerno cerca la sua autosufficienza, Napoli in quattordici anni non si è mai data un modello per uscire dall’emergenza». Ma lei collaborerà con Bassolino? «In Consiglio ho indicato una road map minima: mandare a casa i consulenti, ridurre le Asl, approvare lo Statuto, modificare la legge sui rifiuti, eliminare il listino. Facciamo queste cose, poi torniamo alle urne. Voglio ricordare una frase di Pertini: ”in politica non conta come si entra ma come se ne esce”. Vale per me, per Bassolino, per tutto il centrosinistra». Ma per lei è solo Bassolino il responsabile? «No, c’è anche Pecoraro Scanio. Per raccogliere qualche voto ha bloccato la discarica di Valle della Masseria, ha fatto dimettere Bertolaso e ha portato la Campania nel baratro». (p.mai. il Mattino)

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