sabato 2 febbraio 2008

Rimpasto

Regione Campania - Il governatore Antonio Bassolino prende tempo, dopo le dimissioni dei due assessori Udeur agli arresti Andrea Abbamonte e Luigi Nocera. Nell’attesa di schiarite da Roma sulla crisi del governo centrale: l’eventualità di elezioni anticipate infatti aprirebbe scenari del tutto nuovi, oltre a consentire al presidente della giunta di poter contare su altre caselle vuote, quelle degli assessori pronti a candidarsi alle Politiche. Resta il nodo Udeur, sul quale però finora sono arrivati segnali precisi e forti, sia da Santa Lucia che dal Pd, per un azzeramento della rappresentanza del Campanile nell’esecutivo. Di una verifica o di un tavolo regionale per ora ancora non si parla. Ma è certo che nella coalizione di maggioranza prosegue la riflessione sui profili che potrebbero aiutare a rilanciare l’azione regionale in questo scorcio di fine consiliatura. E aumenta la pattuglia dei tecnici che potrebbero essere o sarebbero già stati contattati per un ingresso giunta. Le indiscrezioni riferiscono dei nomi di due esponenti del mondo accademico: si tratta di Alberto Di Donato, docente di Biologia strutturale alla Federico II, e Pasquale Ciriello, rettore dell’Orientale. L’uno in alternativa all’altro, i due nomi vengono indicati nell’ambito della minoranza del Pd, dall’area Nicolais. Se uno dei due la dovesse spuntare tramonterebbe la possibilità di un ingresso in giunta del consigliere Luisa Bossa. Mentre resta in campo, far gli altri, il nome del pm anti-ecomafie Gianfranco Amendola (già eurodeputato con i Verdi). Sempre in uscita gli assessori Teresa Armato, Rosa D’Amelio e Marco Di Lello, pronti a correre per il Parlamento. Anche se Samuele Ciambriello, presidente dimissionario del Corecom e coordinatore regionale dei Cristiano Sociali, avverte: «Bisogna aumentare le forme della partecipazione democratica, i partiti devono darci modo di decidere tramite le primarie di scegliere i nostri rappresentanti in Parlamento». Da sfondo le richieste dei partiti della Sinistra Arcobaleno (Sinistra democratica, Verdi e Rifondazione comunista) e dei socialisti per un’ampia manovra di rinnovamento della giunta. (Tratto dal Mattino)

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