domenica 16 marzo 2008

L’Italia dei Valori sostiene i referendum di Grillo sull’informazione

Le elezioni politiche sono profondamente influenzate dalla mancanza di una vera informazione. Il cittadino non ha la possibilità di farsi un’opinione sui programmi dei partiti e, inoltre, non vi è quasi traccia nei media di alcuni partiti. Uno di questi è l’Italia dei Valori. Il finanziamento pubblico all’editoria permette l’esistenza, con i soldi dei cittadini, di giornali come il Foglio e Libero che, a tutti gli effetti, sono giornali di Berlusconi, a lui totalmente organici. Una sentenza europea, dopo analoghe sentenze italiane, ha decretato che Rete 4 debba lasciare le frequenze che occupa a Europa 7. Non è successo nulla e ogni sera Emilio Fede fa il suo mestiere di portavoce del Pdl. Questa non è vera democrazia, non può esistere infatti una democrazia compiuta senza libera informazione. L’attuale connubio editoria/politica va eliminato. L’Italia dei Valori ha deciso di dare il suo appoggio alle tre proposte di referendum: “Libera informazione in libero Stato” depositate in Cassazione lo scorso giovedì da Beppe Grillo insieme ai ragazzi del suo movimento. I tre referendum hanno l’obiettivo di abrogare:

- la legge Gasparri sull’assetto radiotelevisivo che consegna a un solo soggetto privato (in sostanza a un partito politico) metà dell’informazione televisiva nazionale,

- i finanziamenti pubblici all’editoria che, di fatto, la rendono soggetta ai partiti,

- l’abolizione dell’ordine dei giornalisti.

Le firme per i referendum si raccoglieranno in tutta Italia il 25 aprile. L’Italia dei Valori offre, oltre al suo sostegno, anche la disponibilità a un supporto operativo.

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