mercoledì 26 marzo 2008
Il Pd prende tempo, Vozza al palo. L’opposizione: subito alle urne
Castellammare di Stabia - Il Pd, alla ricerca di chiarimenti interni, chiede un nuovo rinvio dell’incontro tra i partiti di maggioranza. A quasi dieci giorni dall’annuncio delle dimissioni del primo cittadino, rimane ancora senza soluzione la crisi che attanaglia l’amministrazione di centrosinistra targata Vozza. Una situazione delicata da affrontare nell’ambito di una nuova discussione, spostata di 24 ore su richiesta degli esponenti del Pd, al fine di approfondire meglio il quadro di equilibri interni. «Occorre lavorare con ragionevolezza per superare questa crisi che abbiamo davanti, valorizzando l’intesa programmatica - spiega Nicola Corrado, ormai ex assessore della giunta Vozza -, sulla base di cui è possibile stringere un patto di fine consiliatura. Sarebbe una iattura imperdonabile lo scioglimento del consiglio comunale». Quindi, Corrado affida al partito la scelta dei nuovi cinque assessori da integrare nell’esecutivo di palazzo Farnese. «Penso che sia compito della segreteria valutare ed esprimersi sulla questione assessori - aggiunge - magari ripartendo dai cinque assessori uscenti, anche se ognuno di noi è in discussione, altrimenti rischiamo di ridurre la politica a questioni personali». Ufficialmente, la seduta interpartitica è stata rinviata per consentire al gruppo consiliare di discutere delle tematiche da affrontare nell’ambito del prossimo consiglio comunale, non prima di averle approfondite con i membri del coordinamento cittadino. «Siamo in una fase delicata - spiega Andrea Di Martino (foto), segretario provinciale del Prc - così rischiamo lo stallo. Mi auguro che in queste ore il Pd possa definire le fasi per proseguire il dialogo e il riavvio del percorso amministrativo. Nell’ambito del prossimo consiglio comunale - continua - dovranno essere discusse tematiche importanti, scelte fondamentali per quella parte della città che vive forti disagi e sofferenze economiche». All’ordine del giorno dell’assise di palazzo Farnese, prevista per le 17 di venerdì, ci sono quattro punti, tra cui spiccano la modifica dell’aliquota all’addizionale comunale Irpef, l’approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario del 2008 e della relazione previsionale per il triennio 2008-2010. Atti fondamentali per la continuità dell’amministrazione che avranno il compito di testare la tenuta della maggioranza. Tra gli altri punti in discussione anche il regolamento per le occupazioni di spazi ed aree pubbliche e per l’applicazione della tassa relativa (Tosap), e il regolamento per l’applicazione dell’imposta comunale sulla pubblicità e dei diritti sulle pubbliche affissioni. Intanto, in attesa che il sindaco Vozza si esprima sul ritiro delle dimissioni, dalle fila dell’opposizione gli esponenti di centrodestra chiedono di restituire la parola agli elettori. «Le dimissioni di Vozza - spiega Antonio Sicignano, presidente del Cdl - sono la prova delle difficoltà in cui versa questa amministrazione. È impensabile che ogni volta che c’è da approvare una delibera si devono mettere d’accordo ben dieci partiti. Ha detto bene il sindaco quando ha parlato di una sua sconfitta. E sarebbe ancora un errore creare nuove maggioranze consiliari. Adesso, l’unica cosa da fare è ridare la parola agli elettori». (Ciro Saccardi il Mattino)
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