sabato 29 marzo 2008

Consulenze

I consulenti sono il sistema per coprire i buchi di professionalità all'interno dell'Ente, e andrebbe anche bene quando tali professionalità non sono presenti. Ma i dipendenti delle varie P.A. sono sempre più spesso laureati o tecnici qualificati che, per amore o per forza, non hanno intrapreso la strada della libera professione. Tuttavia le P.A. ricorrono con sempre maggior frequenza ad incarichi a consulenti esterni nonostante la loro ricchezza interiore di personale competente. Si fatica poco a scoprire che tali consulenze sono spesso molto ben pagate e a favore di dei soliti noti, amici di amici, segnalati dal partito destra e sinistra, figli di Tizio, cugini di Caio, protetti di Sempronio. Una massa enorme che succhia ogni anno un miliardo e mezzo di euro dalle casse pubbliche. La cosa buffa a cui poi si assiste è che l'Ente si beatifica del contributo del tal rinomato consulente, che a sua volta si gloria di avere prestato la sua opera per il tal Ente. Un bellissimo sistema di autoreferenziazione. I senatori della Sinistra democratica, Cesare Salvi e Massimo Villone, hanno tirato fuori dal cilindro un'arma letale contro le consulenze facili dello Stato. Un comma inserito nella manovra per il 2007, che rappresenta una miccia accesa nel sottobosco della politica: "Nessuna consulenza può essere pagata se non sia stata resa nota, con tanto di nome e compenso, sul sito Web dell'amministrazione". E se l'incarico non viene pubblicizzato, scatta una punizione micidiale: chi ordina il pagamento e chi ne beneficia deve restituire i soldi di tasca sua.

Consulenze locali

Vico Equense – Il segretario generale Luigi Salvato con nota, inviata ai funzionari comunali del 17 novembre 2007, afferma che gli affidamenti delle consulenze esterne sono privi di ogni fondamento giuridico.

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