«Prima di parlare voglio fare una premessa. La nostra sconfitta è senza attenuanti ma passa per il processo di polarizzazione all’americana avallato dai grandi giornali». Il senatore Tommaso Sodano non sarà rieletto a Palazzo Madama, dopo una stagione che lo ha visto sulle barricate in piena emergenza rifiuti. Un’emergenza che secondo la difesa d’ufficio di Sinistra Arcobaleno, non c’entra con la disfatta? Secondo lei è una sconfitta colpa della stampa? «È un fatto che io non ho avuto mai diritto di ospitalità in nessuna delle tribune stampa per spiegare perché si doveva votare Sa. Detto questo, onestamente non sarebbe cambiato nulla». Quindi, ora? «Ora si ricomincia daccapo». In che modo? «Essendo diventati una forza extraparlamentare, dobbiamo essere capaci di rinnovare metodologia e linguaggio. Francamente non abbiamo alternative». Come legge i dati di questi due giorni? «Il dato è che la destra vince». E i motivi della vostra debacle? «L’astensionismo ci ha penalizzato. Penso alle 600 schede elettorali consegnate dai cittadini a Marigliano, a molti operai della Fiat di Pomigliano che non hanno votato. Erano tutti nostri elettori...». Il voto utile? «La questione del voto utile è stata messa nel tritacarne massmediatico. E alla fine ci ha danneggiato». È la fine di Sinistra Arcobaleno? «Per nulla. È un processo che non fermeremo, anche se magari il simbolo nuovo può aver pesato, così come il tempo breve per mettere su un nuovo soggetto. Ma dobbiamo rimboccarci le maniche perché mi rifiuto di vivere in un paese senza sinistra». (c. t. il Mattino)
Nessun commento:
Posta un commento