domenica 11 maggio 2008

Finisce il ventennio Finiano

Gianfranco Fini lascia Alleanza Nazionale. Dunque, si chiude un'epoca. Si chiude il ventennio finiano alla guida della Destra. Dal 1987 con una sola interruzione, per un anno (tra il '90 e il '91). Un ventennio di trasformazioni, di cambiamenti, di strappi e di nuove adesioni, di rotture e di matrimoni. Prese il partito al 4% e lo ha portato anche a sfiorare il 16. Ha fatto entrare la Destra nell'arco costituzionale, l'ha sdoganata, l'ha trasformata, l'ha portata al governo. Al governo del Paese, al governo di Roma. «Il compito del partito è segnato e io affido a La Russa la reggenza perché, affiancato dall'ufficio politico composto da Alemanno, Ronchi, Lamorte, Matteoli e Gasparri, cioè il gruppo dirigente degli ultimi due anni, e da un esecutivo nominato da La Russa, procedano per dar vita al Popolo della Libertà». Sono le parole con le quali Gianfranco Fini lascia la guida di An di fronte all'assemblea nazionale del partito. «La mia ultima direttiva, prima di passare le consegne - ha aggiunto Fini - è che la scrittura dello statuto e delle regole e l'individuazione dei luoghi delle decisioni politiche e della classe dirigente non sia una operazione di vertice ma coinvolga la nostra gente, alla quale bisogna far capire perché si chiede un passaggio ulteriore. La nascita del Pdl non può essere una fusione a freddo, come è stato per il Pd. Non vi auguro buon lavoro perché seppure in modo diverso continuerò a lavorare con voi».

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