Il “Parlamentino” del Partito Democratico si riunisce a consiglio per analizzare la sconfitta del 13 e 14 aprile scorso. In una lunga relazione, Walter Veltroni passa in rassegna gli ultimi cinque mesi di politica italiana, lodando Prodi, tirando le orecchie a Visco e ai partiti della sinistra, ammettendo di aver perso un milione e mezzo di voti, ma avvertendo che se il Pd non fosse andato da solo, avrebbe preso meno del 30% dei voto (invece dei 33,6% raggiunti). Il segretario del Pd incassa e fa propria l’analisi del voto diffusa alla vigilia dell’incontro dalla fondazione Italianieuropei di Massimo D’Alema, che aveva gettato una luce assai poco lusinghiera sulla performance del Pd: un milione e mezzo di voti persi rispetto al 2006, compensati soltanto grazie all’afflusso di voti dalla Sinistra Arcobaleno. Ma andare da soli alle elezioni è una scelta che il segretario rivendica perché «se ci fossimo ripresentati come Unione avremmo perso comunque ma avremmo avuto un Pd molto al di sotto del 30% con uno sciame di piccoli e piccolissimi partiti attorno. Ci saremmo consegnati a una condizione che ci avrebbe negato qualsiasi prospettiva futura se non l’opposizione».Molti gli impegni che attendono il partito nei prossimi mesi. Innanzitutto, l’Assemblea Costituente, che si terrà il 20 e il 21 giugno. Poi il rapporto con
gola, almeno per le cariche monocratiche». Provincia di Napoli – “Alleanza Riformista - spiegano in una nota Roberto De Masi (foto) e Felice Iossa, rispettivamente vice presidente e presidente regionale campano di AR - chiede la diretta elezione del segretario provinciale per dare stabilità al partito, per poterlo radicare sul territorio e riaprire cosi´ un forte dialogo con la gente. Bisogna sottrarlo dai giochi delle aree: le alleanze per le sue elezioni vanno fatte a monte e non a valle”. “Inoltre - aggiungono Iossa e De Masi - l´elezione dei coordinatori dei comuni deve essere accompagnata da un progetto riformatore di grande respiro, ponendo l´avvio dell´ammodernamento delle nostre istituzioni, mettendo mano alle province, con la formazione dell´area metropolitana e un ruolo moderno e propositivo dell´ente locale, che accompagni insieme a Provincia e Regione il risanamento e la riqualificazione del territorio. Questo e´ quanto proporremo alla direzione provinciale del PD”.
2 commenti:
Ovviamente, dopo l'autocritica, di andare a casa non se ne parla neanche.
Tutti incollati alle poltrone...
Anch'io non me ne andrèi...
State scherzando...
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