venerdì 9 maggio 2008

Vaccaro è il primo a dimettersi

Regione Campania - Guglielmo Vaccaro, eletto Deputato della Repubblica nel Partito Democratico, è il primo dei consiglieri regionali della Campania eletti al Parlamento nell'ultima tornata elettorale a rassegnare le dimissioni da consigliere regionale. Il termine ultimo per dare le dimissioni - definito secondo le norme di legge nei dieci giorni che decorrono dall'insediamento di Camera e Senato - scade domani. L'incompatibilità riguarda anche altri consiglieri: Cosimo Sibilia (fi), eletto senatore nel Pdl; Luisa Bossa, Antonio Cuomo (Pd) e Antonio Milo (Mpa), eletti deputati; Giovanni Pianese (Pdl) ed Ernesto Sica (Pdl), eletti sindaci. L'accertamento dell'incompatibilità riguarderà anche il consigliere regionale Pasquale Giacobbe, eletto sindaco di Pozzuoli (Pdl) e sostituto temporaneo del consigliere Roberto Conte. Al posto di Guglielmo Vaccaro entra Donato Pica. Vaccaro ha indirizzato una lettera alla Presidente del Consiglio, Sandra Lonardo, sottolineado: ''sono pienamente convinto che protraendo la condizione - senz'altro privilegiata - del doppio mandato oltre il decimo giorno previsto dalla legge, si determinerebbe non solo un grave nocumento all'etica pubblica di questa nostra regione, ma anche un serio danno all'attività istituzionale del Consiglio Regionale''. ''il 9 maggio è una data simbolo per la nostra democrazia: ricorre domani, infatti, per tutti i cittadini europei, il cinquantottesimo anniversario dell'atto fondativo dell'Unione Europea con il ricordo della dichiarazione di Robert Schumann al Parlamento Francese e, per noi italiani in particolare, il trentennale del drammatico sacrificio di Aldo Moro, uno dei più illustri, illuminati e probi uomini politici della storia repubblicana. Fatalmente - prosegue Vaccaro - per il sottoscritto, vista la mia elezione alla Camera dei Deputati ed il successivo insediamento, intervenuto lo scorso 29 aprile, della XVI legislatura, il 9 maggio coincide con il dies ad quem del termine di 10 giorni utile per effettuare l'opzione prescritta dalla legge sulle incompatibilità (cfr art. 4 comma 1 e art. 6 comma 4 legge 23 aprile 1981 n. 147)''.

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