Due mesi dopo, il consiglio dei ministri torna a riunirsi a Napoli. L’ha annunciato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta che ha anche indicato la data della riunione: venerdì prossimo, 18 luglio. Il governo si riunirà nel pomeriggio, anche stavolta come il 21 maggio scorso, in prefettura. «È un atto di responsabilità e di serietà verso la città», dice il ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito. Ad ogni modo, i dettagli della riunione (a partire dalla conferma definitiva della data) saranno concordati all’inizio della settimana quando sarà anche stabilita l’agenda dei lavori. Sarebbe stato lo stesso Silvio Berlusconi a manifestare l’altro giorno in consiglio dei ministri la volontà di riunire nuovamente l’esecutivo a Napoli. Mercoledì scorso il Parlamento ha convertito in legge il decreto sui rifiuti che il governo approvò a Napoli il 21 maggio e dunque per il premier è il momento di fare un punto della situazione. Ma contrariamente a quanto fatto in questi due mesi, in cui Berlusconi è venuto altre due volte a Napoli per seguire da vicino gli sviluppi dell’emergenza, ora il Cavaliere un bilancio intende farlo collegialmente per confermare che sulla vicenda dei rifiuti è impegnato l’intero esecutivo. «Berlusconi - commenta il sottosegretario all’Economia Nicola Cosentino - sta mantenendo per Napoli gli impegni presi in campagna elettorale. Ci sono atti concreti e non proclami». Il premier, del resto, segue quotidianamente l’evolversi della situazione e anche dal Giappone, dove ha partecipato al G8, ha ribadito che l’emergenza è diventata «il suo lavoro principale» assicurando che entro «il 23 luglio non ci saranno più rifiuti nelle strade e non ritorneranno». Insomma, confortato dalle relazioni che il sottosegretario Guido Bertolaso gli fornisce, il premier vede profilarsi un orizzonte più chiaro. Le discariche di Savignano Irpino e di Sant’Arcangelo Trimonte sono state aperte, ha riaperto Macchia Soprana, la cava di Chiaiano è stata dichiarata idonea e aprirà in autunno, i Cdr (seppur con difficoltà) hanno ripreso a lavorare con una certa regolarità, l’esercito sta provvedendo alla raccolta nelle zone più colpite, la prima linea del termovalorizzatore di Acerra dovrebbe entrare in funzione a gennaio: ci sono, in sostanza, grazie anche all’intesa istituzionale con gli enti locali, i presupposti per uscire dalla fase calda. «E nei prossimi giorni ci saranno altri passi in avanti, ci sarà una forte accelerazione», dice il ministro per l’Attuazione del programma Gianfranco Rotondi facendo capire che il piano di raccolta procede a buoni ritmi. E in questo senso, la riunione del governo a Napoli assume un significato anche in chiave di rilancio turistico e di immagine della città: Napoli è pulita, è il messaggio che l’esecutivo vuole lanciare, venite tranquilli. Ed è vero, Napoli è pulita. Ma restano difficoltà in provincia dove, stando alle ultime stime, giacciono a terra ancora 15mila tonnellate di rifiuti. (Paolo Mainiero il Mattino)
Berlusconi: dialogo non obbligatorio
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