E’ difficile ricostruire con esattezza quante volte Mastella è passato da una parte all'altra. Nel 1994 fu ministro del Lavoro del primo governo del cavaliere, ai tempi del Ccd e della condivisione della leadership nientemeno che con Pier Ferdinando Casini, su cui qualcuno puntava per l'offerta del carro alla corsa di Mastella per Strasburgo. In Campania, fu proprio Forza Italia ad appoggiare il leader sannita per farlo diventare sindaco di Ceppaloni nel 2003 contro il centrosinistra e Rifondazione. Nel febbraio 1998, flirtando con un altro democristiano doc, Francesco Cossiga, dà vita alla scissione del Ccd per costituire il Cdr, Cristiano Democratici per la Repubblica, che si uniscono al Cdu nella formazione di gruppi parlamentari unitari, finendo poi nell'Udr, Unione Democratica per la Repubblica, di cui Mastella diventa segretario nazionale. Dopo un anno alla sigla vengono aggiunte due lettere e diventa Udeur. Insomma, una saga di acronimi per sbandierare l'appartenenza al centro e al mondo cattolico. Ma non certo per non muoversi con abilità nello scacchiere politico. Dopo le dimissioni da Ministro della Giustizia, di fatto, provoca, insieme al suo compagno d'avventura, Dini, la caduta del secondo governo Prodi. Va anche detto che, sebbene politicamente un po’ ballerino, Clemente è un uomo molto simpatico, porta le mozzarelle, invita Baglioni, fa grandi feste e quasi mai lascia un cattivo ricordo. Infatti, rimasto disoccupato, appare ovunque, in qualsiasi programma, dalla mattina alla notte. Diventa cantante, cuoco, ballerino, cronista calcistico, opinionista. Si fa prima a dire dove non è andato ospite. Oggi è l'ora. La quarantena dell'appestato politico è terminata. Torna a pieno titolo nell'agone della politica. "Ero fermamente angosciato prima, ora sono fermamente motivato. Sono più che motivato. Abbiamo fatto una scelta motivata e ponderata senza fare alcun volo pindarico -spiega a proposito del passaggio allo schieramento di centrodestra-. Ora la sfida è aperta e vedremo se riusciremo a raccogliere un po' di consensi. Io ci spero e mi impegnerò per questo".
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