Meta - Panico nella stazione con un convoglio della circumvesuviana che improvvisamente prende fuoco nella parte anteriore della motrice originando una nube di fumo che avvolge l’area e diverse centinaia di passeggeri che erano in attesa di un’altra corsa. Due le persone trasportate d’urgenza all’ospedale Santa Maria della Misericordia, entrambe per intossicazione per essersi trovate a diretto contatto con la nube tossica sprigionata dalla carrozza del treno. Lunghe le operazioni di bonifica con i vigili del fuoco che dopo avere eliminato i pericoli di somma urgenza hanno dovuto attendere le corse speciali che hanno caricato verso Napoli tutti i passeggeri rimasti assembrati sul piazzale esterno della stazione. Le operazioni di sgombero sono state dirette dai carabinieri della stazione di Piano di Sorrento disposti dal maresciallo
Daniele De Marini e coordinati dal capitano
Massimo De Bari della compagnia dell’Arma di Sorrento. L’episodio si è verificato intorno alle 18 e 30 con un convoglio fuori servizio e senza passeggeri che trainato da Sorrento era diretto verso Napoli per essere sottoposto ad una serie di interventi a causa di un guasto che già nella mattinata ne aveva impedito l’utilizzo. Giunto alla fermata di Meta di Sorrento la carrozza anteriore del convoglio, per cause probabilmente legate al malfunzionamento dell’impianto elettrico, ha improvvisamente preso fuoco generando una densa coltre di fumo che ha gettato nel panico centinaia di viaggiatori che in quel momento erano in attesa della corsa verso Napoli. I soccorsi sono stati immediati grazie anche alla prontezza del capostazione Carlo Strino che ha subito dato l’ordine di fare allontanare tutti i passeggeri dai binari. Nella fuga generale due persone sono rimaste intossicate per le esalazioni e trasportate all’ospedale di Sorrento grazie al pronto intervento delle ambulanze del 118, una terza persona è stata precauzionalmente ricoverata per lo stesso motivo. Le operazioni di bonifica sono proseguite fino alle 21, poi la situazione è tornata alla normalità.
(Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)
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