lunedì 6 luglio 2009

Sindaci e società civile nella giunta Cesaro

Provincia: spazio a tecnici di area, c’è anche il legale della Lonardo. Domani l’assegnazione delle deleghe

Un passo alla volta: ieri gli assessori, domani le deleghe. Ecco la giunta di Luigi Cesaro, la prima di un governo di centrodestra alla Provincia. Superati gli ultimi scogli, il presidente ha diffuso i nomi dei dodici assessori. Quanto alle deleghe, Cesaro si è preso altre 48 ore di tempo. Nessun giallo, fanno sapere dall’entourage del presidente, ma solo la necessità di limare qualche dettaglio. Con la giunta nascono anche una cabina di regia tecnica e una consulta politica. La prima sarà costituita da tecnici bipartisan esterni all’amministrazione e avrà il compito di monitorare la qualità e la quantità della spesa; la seconda sarà formata dai rappresentanti delle 14 liste che hanno sostenuto Cesaro per verificare l’attuazione del programma. Rispettati i criteri annunciati in fase di trattativa: in giunta non ci sono eletti e hanno avuto l’assessorato solo i partiti che hanno eletto almeno due consiglieri. I nomi. Vicepresidente è Gennaro Ferrara (Udc), rettore della Parthenope. L’altro centrista in giunta è il demitiano Nello Palumbo. La vicepresidenza a Ferrara assegna di fatto la presidenza del consiglio provinciale al Pdl: il favorito è Luigi Rispoli. Restano nell’Udc i maldipancia dei quattro consiglieri provinciali che hanno annunciato il sostegno esterno alla giunta. «Le nomine - spiega il capogruppo Biagio Iacolare, auspicando un ripensamento di Cesaro - non sono state concordate nè a livello locale nè a livello nazionale. Anzi, si è trattato di accordi nascosti, disattendendo le indicazioni di Roma, condivise anche a livello napoletano». Nove gli assessori in quota Pdl. Con Franco Malvano (che avrà la delega alla sicurezza) entrano in giunta l’ex vicepresidente del consiglio provinciale Luigi Muro, i sindaci di Pollena Trocchia e Lettere Francesco Pinto e Antonio Pentangelo, l’imprenditrice Marilù Galdieri. Quattro i tecnici di area: Antonio Iorio, dirigente dell’Agenzia delle entrate di Roma, (dovrebbe avere la delega al Bilancio); Giuseppe Caliendo, docente di Chimica farmaceutica alla Federico II ed esperto di ambiente (materia di cui dovrebbe occuparsi); la penalista Valeria Casizzone, 42 anni, vicina al presidente Francesco Caia nell’attività dell’Ordine degli avvocati e, precisa, «mai iscritta a un partito». Il quarto tecnico di area è Severino Nappi, avvocato, uno dei difensori di Sandra Lonardo nell’ambito dell’inchiesta sull’Udeur, consigliere giuridico della presidenza del consiglio regionale. Nappi, indicato da Mastella, ha battuto la concorrenza di Mino Sibilio, dirigente del consiglio regionale. Il dodicesimo assessore è Antonio Iervolino (Mpa), ex senatore e ex assessore regionale. «È una giunta di alto profilo, scelta in piena autonomia. Cominceremo - dice Cesaro - con una scrupolosa rivisitazione di tutte le società partecipate». Più o meno unanimine la soddisfazione nel centrodestra. «Si tratta - osservano i vertici regionali del Pdl Nicola Cosentino e Mario Landolfi - di una squadra di alto spessore tecnico e politico, in linea con le aspettative dell’elettorato e di chi crede che anche per la provincia di Napoli sia cominciata una nuova stagione». «È una giunta di alto profilo che darà risposte concrete ai problemi della provincia», dice il coordinatore cittadino del Pdl Marcello Taglialatela. «Belle scelte e di qualità», commenta Paolo Russo. Soddisfazione nell’Mpa. «L’indicazione di Iervolino - dice il coordinatore regionale Antonio Milo - è la prova della volontà dell’Mpa di stare in giunta nel modo migliore». Positivo il giudizio di Salvatore Ronghi che l’unica critica la riserva proprio al suo partito, l’Mpa. «Fatta salva la stima per Iervolino - spiega il vicepresidente del consiglio regionale - non posso non rilevare che il mio partito, che più di ogni altro avrebbe dovuto esprimere il rinnovamento, ha invece compiuto una scelta di continuità con il passato». (Paolo Mainiero il Mattino)

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