lunedì 19 ottobre 2009

Manca la rampa, scuola negata a disabile

Meta -Visti da una sedia a rotelle anche pochi scalini possono assumere le sembianze di un ostacolo insormontabile. Accade dunque che nell’edificio della scuola elementare di piazza Salvatore Ruggiero, Silvia (la chiameremo così), non può partecipare alle attività ricreative con i suoi compagni. Motivo? Per recarsi in palestra c’è una scala, impossibile da percorrere per chi non più muoversi autonomamente, e l’unico percorso alternativo è costituito dall’ingresso esterno. Il risultato è che se la bambina vuole passare l’ora di educazione fisica in compagnia degli amici è costretta ad uscire dall’edificio e rientrare dall’ingresso di via Cristoforo Colombo, con le intuibili conseguenze soprattutto quando fa freddo o piove. «Anche se per il momento mia figlia non può partecipare alle attività delle lezioni di educazione fisica trovo intollerabile che sia costretta a rimanere emarginata e subire in maniera ancora più dolorosa le conseguenze della sua condizione», dice la mamma di Silvia. Nei giorni scorsi la donna si è recata per l’ennesima volta al Comune per ottenere un impegno concreto delle istituzioni. «Siamo impegnati nel completamento di un ampio progetto di ristrutturazione dell’edificio di piazza Ruggiero e l’abbattimento definitivo di tutte le barriere architettoniche, già avviato, è una nostra priorità», dice il sindaco Paolo Trapani. Dall’ufficio tecnico precisano che «la zona dove sarà realizzata la rampa per l’accesso alla palestra è interessata anche dal cantiere per l’allestimento del refettorio, entrambe le strutture saranno rese disponibili contemporaneamente». Fino a qualche anno fa, infatti, il passaggio diretto tra la scuola e l’area esterna era possibile grazie a un tavolato in legno, poi eliminato per fare posto alla scala anti-incendio. «Una soluzione di emergenza in contrasto con le più elementari norme di sicurezza e quindi impossibile da conservare», aggiungono dal Comune. I tempi di allestimento della rampa? «È questione di mesi, anche perché sono in corso anche altri interventi che consentiranno di adeguare tutto l’edificio alle nuove norme in materia di accessi e di sicurezza», concludono dall’ufficio tecnico. (Francesco Aiello il Mattino)

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