Le donne del PD vivono le primarie del 25 ottobre con la consapevolezza di una grande sfida: difendere la dignità e l’autonomia femminile e realizzare pienamente le pari opportunità in Italia. Perciò è nato un documento nazionale unitario, dal titolo “Per l’autonomia e la dignità delle donne nel PD e nella società italiana”, (che si trova on line e invitiamo a sottoscrivere all’indirizzo email l.cafarelli@partitodemocratico.it) che pone l’accento su temi cruciali della nostra vita quotidiana: l’occupazione femminile, uno stato sociale in grado di interpretare i nuovi bisogni delle famiglie, la lotta alla violenza sulle donne. Ci impegniamo affinché la valorizzazione delle capacità e il rispetto delle donne diventino principi fondanti della politica, e rifiutiamo con sdegno la concezione della destra che considera le fattezze fisiche un prerequisito della classe politica femminile, e riduce la donna a oggetto d’uso, facendo arretrare di decenni la civiltà del nostro Paese. Le donne oggi sono una componente centrale della società e lavorano più degli uomini, essendo impegnate anche in famiglia. Sono più istruite e si laureano in maggior numero rispetto ai coetanei maschi, perciò chiedono di essere valutate in base al merito. Per crescere il Paese ha bisogno di loro. Ma c’è un blocco da rimuovere. In Italia la differenza di genere pesa ancora molto nelle carriere professionali e nelle istituzioni: le donne stentano a raggiungere i vertici delle aziende e difficilmente accedono alle cariche istituzionali. Poche siedono in Parlamento e perciò consideriamo importante la novità che ha contrassegnato la nascita del PD: l’obbligo della presenza del 50% di donne nelle assemblee e negli organismi dirigenti ed esecutivi. Ma questo non basta. La partecipazione delle donne e la valorizzazione delle loro competenze devono essere al centro dell’identità del PD, per cambiare la politica, modernizzare il Paese e creare una società più uguale e più giusta. La Penisola Sorrentina ha espresso molte candidate nelle liste nazionali e regionali del PD. Una nuova classe dirigente femminile chiede di essere riconosciuta e sostenuta. Perciò, a nome di tutte, invitiamo i cittadini e innanzitutto le donne a partecipare alle primarie, per rafforzare il PD, rinnovare la politica e modernizzare il Paese.
Stefania Astarita, Antonella Paturzo, Claudia Scaramellino, Antonella Viggiano
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