Documentazione insufficiente, impianto chiuso
Piano di Sorrento - «La piscina costituisce un patrimonio dell’intera collettività visto che, negli anni, ha sfornato decine di campioni del nuoto» sostengono i titolari dell’impianto all’interno del camping i Pini dove si sono allenati atleti come Andrea Rolla, Pasquale d’Esposito e Marco De Simone. «Ci sono regole di sicurezza che vanno rispettate per garantire l’incolumità di tutti coloro che frequentano la struttura», replicano dal Palazzo. In discussione è la tendostruttura che ad ogni inizio di autunno viene montata per coprire la vasca di corso Italia, al confine tra i comuni di Meta e Piano. Per chiedere la riapertura della piscina e la ripresa delle attività sportive è iniziata una raccolta di firme. «Appena riceveremo le documentazioni richieste ci siamo dichiarati disponibili ad autorizzare temporaneamente la copertura della struttura con l’innalzamento del pallone», spiegano dall’ufficio tecnico dove considerano l’impianto una vera e propria opera di interesse pubblico con l’applicazione della conseguente rigida normativa. La vera questione è proprio sulla natura dell’autorizzazione che da oltre due decenni è stata chiesta di anno in anno in via temporanea. «Impossibile considerare temporaneo qualcosa che ormai si ripete in maniere stabile e per questo riteniamo che sia indispensabile, almeno a partire dal prossimo anno, se si vuole coprire l’impianto farlo in maniera definitiva con i necessari pareri della Sovrintendenza», aggiungono dal Palazzo. Pronta la replica che arriva dai gestori e da coloro che frequentano l’impianto. «Le regole andrebbero fatte rispettare da tutti, e poi, nel caso della piscina si dovrebbe considerare l’interesse prevalente delle finalità sportive e sociali. Insomma, per quest’anno, se saranno prodotte le certificazioni di Asl, vigili del fuoco e tecnici della sicurezza, l’impianto riaprirà in via temporanea ma per l’anno prossimo sarà necessario trovare una sistemazione definitiva. (Francesco Aiello il Mattino)
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