Regione Campania - Tra ritardi, ostacoli frapposti dagli alleati e difficoltà interne allo stesso Pd, fino a oggi in nessuna regione sono state indette primarie per la scelta del candidato a governatore del centrosinistra. In Campania, quest'oggi, il Corriere del Mezzogiorno ipotizza un nuovo slittamento, forse se ne ripalerà a fine gennaio 2010. Insomma i democratici stanno cercando insistentemente un accordo con l’Udc, fin quando non saranno definiti i confini della coalizione, difficilmente si potrà indicare con certezza il nome del candidato."Le primarie - ha detto Massimo D'Alema qualche giorno fa - rappresentano un metodo di selezione dei candidati che ritengo assolutamente positivo ma, funzionano soltanto se sono accettate dalle forze politiche che compongono la coalizione. Se noi facciamo delle alleanze con dei partiti che non le vogliono, non possiamo imporre loro le primarie". La direzione regionale del Pd ha approvato all'unanimità la decisione di farle queste primarie di coalizione, ma non si capisce con chi e quando si faranno. Eppure diciamo tutti che la politica delle decisioni poco trasparenti, prese da pochi segretari di partito nel chiuso delle stanze ha allontanato i cittadini dai partiti e poi rifiutiamo l'unico strumento di partecipazione. Ieri in Toscana, sono oltre 115 mila gli elettori che hanno partecipato alle primarie (previste da una legge elettorale) per scegliere i candidati al Consiglio regionale del Pd e di Sinistra ecologia e Libertà. Un po’ meno di 5 anni fa, quando l’affluenza arrivò a 152mila. Anche li non mancano le polemiche con gli alleati e Udc che parlano di spreco di denaro e di consultazione inutile. Per ritornare alle cose di casa nostra «credetemi non so cosa succederà. - ha detto Ciriaco De Mita qualche giorno fa - Non sono interessato ai discorsi sui nomi dei candidati. Vorrei parlare d’altro, ma non trovo interlocutori. Mi verrebbe da dire che forse è meglio andare da soli».
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