mercoledì 3 febbraio 2010

Tramonto Bassoliniano...

Regione Campania - Vincenzo De Luca dopo aver incassato il "vai avanti" di Sabrina Ferilli, e la fiducia di Bersani, riapre il dialogo sia con la Sinistra sia con l´Idv di Di Pietro, disponibili – dopo i veti incrociati – a cercare comunque «con senso di responsabilità reciproco, un terreno comune». Un’altro consiglio-provocazione lanciato qualche giorno fa sempre dalla Sabrina nazionale dice: «Conosco la sinistra migliore, ma non riesco a capire cosa stia succedendo al partito. Forse dovremmo fare come Forza Italia, più gnocche nelle liste. Magari porta bene». Chessò un’anti-Carfagna, una Mussolini riformista di sinistra. L’Api rutelliana, che sostiene De Luca insieme a Pd e Verdi, ci prova subito a lanciare proprio l’attrice romana, capolista in Campania. «La nostra coalizione ha bisogno di uomini e donne grintose, pronti ad esprimere motivazioni e ideali nella battaglia politica che ci apprestiamo a condurre. Siamo certi— dice il senatore dell’Api, Giacinto Russo — che la Ferilli incarnerebbe a pieno lo spirito della coalizione e gli ideali che essa ha posto alla base della propria candidatura. Per questo la invitiamo a valutare la nostra offerta». Ma la risposta l’ha data lei a Claudio Sabelli Fioretti: «Non mi hanno proposto nessuna candidatura, ma comunque lo escludo. Io sto al balcone a guardare quello che succede». La bomba Ferilli, comunque, stempera il clima teso del Pd. Dove è un Bassolino contro tutti. Anzi contro il partito. A tradire un certo nervosismo per questa discesa in campo così prepotente. Ma a leggere tra le righe le dichiarazioni del segretario nazionale Pierluigi Bersani c’è poco da fare. Pare che il governatore, questa volta, se ne debba fare una ragione. Insomma si tratta, Bassoliniani nell'angolo. Ieri, anche, Isaia Sales ha rivolto un duro attacco al governatore campano, di cui è stato consigliere economico. «Bassolino ha creato la sua solitudine e arriva al tramonto nudo: un leader che non è stato in grado di costruire una classe dirigente che ora si trova ad essere spettatore di un deprimente teatrino».

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Il tramonto del bassolinismo non ci sarà mai perchè ci sono i politici ricicloni.
Tonino Amato, per esempio, dove aver magnato all'ombra di Don Antonio, si è subito riciclato quale Deluchiano per evitare di rimanere senza fatica.
Ma che mondo...

Anonimo ha detto...

Abbasso Tonino Amato voltagabbana e poco produttivo consigliere!
Peggio di lui solo Cosentino!

Anonimo ha detto...

Mi chiedevo: c'era bisogno di Antonio Bassolino per determinare il tramonto del PD in Campania???