Sorrento - "Dall'avvocato ci andremo noi. E con le testimonianze di chi era con noi in quel negozio di Sorrento". Gianni Fabbri, presidente del Ravenna Calcio, non accetta la versione diffusa on line da Napoli sull'episodio accaduto ieri, prima della partita che i giallorossi hanno disputato a Sorrento. "Non è vero che sono inciampato entrando in un negozio di souvenir e che mia moglie avrebbe colpito in testa con una bottiglia un commerciante, che poi si sarebbe fatto ricoverare e avrebbe presentato denuncia". "Io sono entrato nel negozio - spiega Fabbri - e ho chiesto il prezzo di un piccolo oggetto. Poi ho deciso di non farne più nulla. A quel punto sono stato prima apostrofato dal commerciante, poi spinto fuori dall'esercizio e di conseguenza sono caduto. Mia moglie Dea ha cercato di aiutarmi e di difendermi. In mano non aveva nessuna bottiglia, ma solo una piccola bottiglietta di profumo che avevamo acquistato per una conoscente. Tutto questo è accaduto davanti a testimoni". L'avvocato del commerciante Giovanni Marino, Luigi Alfano, ha presentato una denuncia per lesioni gravi e ricostruisce così l'episodio: "Quando Fabbri ha detto che non avrebbe acquistato l'oggetto il mio assistito gli ha chiesto di rimetterlo a posto. Mentre l'accompagna all'uscita il signor Fabbri è inciampato ed è caduto. A quel punto il mio cliente è stato colpito alla testa dalla moglie di Fabbri. All'ospedale Marino è stato curato con sette punti di sutura". (Ravenna Notizie)
Nessun commento:
Posta un commento