Sorrento - A scorgerlo tra le onde è stato un canoista impegnato in una traversata sottocosta tra Punta del Capo e Marina Grande. All’apparenza sembrava un tronco in balia del mare, invece quella sagoma poco chiara che galleggiava a pelo d’acqua era il corpo senza vita di un uomo. Il raccapricciante rinvenimento è avvenuto ieri pomeriggio intorno alle 17 nello specchio d’acqua poco distante dalla località “Bagni della Regina Giovanna”, nel tratto di mare compreso tra il campeggio Santa Fortunata e la spiaggia della Tonnarella ad una cinquantina di metri di distanza dalla scogliera. Dopo l’allarme lanciato dal canoista sul posto sono giunti i militari della guardia costiera coordinati dal comandante Demetrio Antonio Raffa della capitaneria di porto di Castellammare di Stabia che hanno proceduto al recupero del corpo trasferito inizialmente all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Sorrento. Si tratta del cadavere di un uomo di età compresa tra i 35 ed i 40 anni, dai lineamenti europei, forse un italiano, in costume da bagno, che in principio non sembrava presentare ferite sul corpo. L’esame effettuato un’ora più tardi dal medico legale ha poi evidenziato un trauma cranico ed alcuni graffi sulla schiena, tra le mani l’uomo stringeva ciuffi di foglie. Al momento il corpo non è stato ancora identificato, nessuna denuncia di persona o turista scomparso è stata presentata da direzioni di alberghi della costiera, l’ipotesi più accreditata sembrerebbe essere quella dell’incidente. L’uomo si trovava probabilmente su qualche scogliera a picco sul mare nelle vicinanze dei “Bagni della Regina Giovanna”, forse in procinto di tuffarsi potrebbe essere inavvertitamente scivolato battendo la testa sugli scogli, non prima di avere tentato di salvarsi afferrando nella caduta qualche cespuglio. Sul posto è intervenuta la sezione della scientifica che ha rilevato le impronte digitali dell’uomo nel tentativo di risalire ad una precisa identificazione. Ulteriori indagini saranno svolte lungo la costa per individuare attraverso il ciuffo di foglie che stringeva tra le mani il preciso punto da dove probabilmente sarebbe caduto. (di Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)
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