Piano di Sorrento - «Il denaro, il successo e la fama ti fanno credere che la vita possa scorrere come in un film. Poi il male ti colpisce ovunque, costringendoti a fare i conti con la tua fragilità ed a contrastare un decadimento morale inarrestabile. E in quel momento solo Dio può aiutarti». Ci sono il dramma umano ed il riscatto morale, il baratro della disperazione e la testimonianza di fede nelle parole di Paolo Brosio, che l’altra sera a villa Fondi si è visto consegnare il riconoscimento del Presidente della Repubblica nell’ambito della serata conclusiva del Premio Penisola Sorrentina. Il giornalista astigiano, visibilmente emozionato, ha ripercorso dal palco le tappe del cammino di fede che lo ha aiutato ad uscire da un tunnel di alcool, droga e sesso: «In trent’anni di carriera, ho pensato che nella vita contassero soltanto contratti e assegni – ha raccontato – Poi la straziante morte di mio padre Ettore, l’attentato incendiario al locale di cui sono socio e l’addio di quella che credevo fosse la donna della mia vita, mi hanno fatto sprofondare in un buco nero dal quale la fede in Dio e nella Madonna mi ha tirato fuori. Sono qui a testimoniarlo». A premiare Brosio è stato il presidente della giuria del premio Magdi Cristiano Allam: «Con le sue parole e le sue iniziative – ha osservato – Paolo incarna un testimone della fede cristiana ed un imprescindibile punto di riferimento di cui tutti abbiamo bisogno, specialmente in un momento storico così difficile». Nel corso della kermesse, presentata da Mario Esposito e ripresa dalle telecamere della Rai, sono stati premiati anche il direttore de «Il Messaggero» Roberto Napoletano, che ha ricordato gli inizi della sua carriera nella redazione del quotidiano «Napoli Oggi» diretto da Orazio Mazzoni ed alla redazione economica de «Il Mattino», e l’attrice Ramona Badescu, attualmente consigliere del sindaco di Roma Gianni Alemanno per i rapporti con la comunità rumena, che si è lanciata invece nell’interpretazione di alcune delle più famose canzoni della tradizione musicale napoletana. A seguire, il direttore di Rai Fiction Fabrizio Del Noce ed il caporedattore del Tg1 Mattina Giancarlo Mingoli hanno premiato il produttore cinematografico Giorgio Schottler per «Il Sorteggio», la fiction sugli anni di piombo in onda su RaiUno. Il regista e sceneggiatore Luca Russo, infine, ha ricevuto il premio per la sezione spettacolo per «Il sarto del tempo», opera teatrale in cui aneddoti e vicende della Sicilia di inizio Novecento sono raccontati non dagli attori ma dagli abiti di scena, appartenuti a nobildonne come Franca Florio, Donna Averna e Stefania Tomasi di Lampedusa. Gran finale affidato a Memo Remigi, insignito del premio alla carriera: il cantautore milanese ha deliziato il pubblico con i suoi successi ed accompagnato con le note del suo pianoforte l’attore Ugo Pagliai nell’interpretazione dei versi di Arturo Esposito, poeta al quale è intitolata la kermesse. Presente alla serata di gala, in rappresentanza del governatore Stefano Caldoro, anche l’assessore regionale all’Urbanistica Pasquale Sommese: «Il premio Penisola Sorrentina – ha commentato – assume oggi un’importanza particolare visto che, in un momento così difficile per la nostra terra, contribuisce a rivalutare e valorizzare le eccellenze della Campania e della Costiera in tutti i settori dell’arte e della cultura». (Ciriaco M. Viggiano il Mattino)
1 commento:
QUest'uomo ha avuto a che fare con Emilio Fede, alcool, droga e sesso erano proprio il minimo in cui potesse incappare...
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