martedì 14 dicembre 2010

La signora Flora Beneduce come Madame de Staël

Vico Equense - Non si finisce mai di meravigliarsi! Leggo stamattina sul Il Mattino un piccolissimo trafiletto nel quale si annuncia per domani nel salotto della signora Flora Beneduce e del signor Armando De Rosa, un incontro " pensato per i cultori della storia, gli amanti del passato e gli interpreti degli eventi". La meraviglia naturalmente non è perché la gentilissima signora e il suo consorte organizzino rendez vous di cultura nel salotto della loro sicuramente splendida casa. Da sempre, dame eccelse ed eclettiche hanno aperto i loro salotti per la circolazione di idee contribuendo con questo alla crescita di arte, letteratura, poesia, nonché alla formazione di quella che Habermas in una ormai famosa opera, che la gentile signora e il degno consorte sicuramente conosceranno, chiamava l´Öffentlichkeit ovvero, l´opinione pubblica. Stupisce e meraviglia , ma non più di tanto, visto i tempi che attraversiamo, il contenuto di questo frivolo e mondano incontro salottiero, niente di meno che i Diari di Benito Mussolini.Sono cinque agende giornaliere, annotate quotidianamente, che vanno dal 1935 al 1939, raccolte da Marcello dell´Utri, già fischiate a Torino ed altrove e già a detta di molti autorevoli storici falsi. La bocciatura è più che autorevole. Viene da uno dei massimi storici internazionali del fascismo: il professor Emilio Gentile. Docente di Storia contemporanea all'Università La Sapienza di Roma, visiting professor dalla Francia al Connecticut, autore di numerosi saggi sul tema. Per lui, le agende dal 1935 al 1939 proposte all'attenzione pubblica dal senatore Marcello Dell'Utri, sono un bluff. Nel senso che non sarebbero state scritte dal Duce. Ma questo non sembra interessare la coltissima signora e il sua colto consorte a loro basta la parola del senatore che li ha trovati a Bellinzona, e si sarebbe commosso leggendoli e forse si commuoveranno anche i padroni da casa e gli invitati esclusivi di questo parterre royal che parteciperanno a questa emozionante, quanto insolita, quasi da brivido caduta nel passato. Eravamo stati già abituati all´impegno ambientale della cortese signora e alla sua sensibilità d´animo nell´accogliere vecchine " molto avanti negli con mano tremante che firmano petizioni per il premier", ma questo incontro le dona una luce del tutto nuova. Un suggerimento modesto, se mi posso permettere, dal basso delle mie oscure origini e da una persona che non ha le alte frequentazioni delle gentile dama. Per il prossimo meeting sarebbe bello se la signora Flora Beneduce potesse invitare il senatore Giuseppe Ciarrapico a tenere una conferenza sull´editoria dei bei tempi andati, come continuazione di quella dotta di domani. Conferenze come questa insegnano a tutti, che il nuovo, ha sempre un po´ il sapore dello stravecchio, ma stia attenta però a non scivolare nell´effetto Madame Tussauds, fatto da cascami asfissianti e cariatidi nostalgiche perché questo non si addice a nessuna signora soprattutto quando il mondo delle arti e della cultura solitamente è rappresentato da freschi e fresche ventenni o al massimo trentenni, tranne eccelse eccezioni, ma non credo che siano queste. (Franco Cuomo)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Meraviglia la tua meraviglia!!Si faccia una sana, costruttiva e feroce autocritica chiedendosi come è stato possibile disperdere a Vico Equense l'enorme successo e le fondate speranze del compianto Fermariello. Tutto qui! Questo è il punto!!