Fonte : Vincenzo Maresca da il Giornale di NapoliSorrento - Panico nel pieno del centro urbano della città dove nelle prime ore del mattino di ieri una tremenda deflagrazione determinata dallo scoppio di uno scaldabagno ha causato il ferimento di 4 persone con una donna di 22 anni ricoverata d’urgenza al policlinico di Napoli ed in prognosi riservata per avere riportato nell’esplosione un forte trauma cranico con conseguente emorragia cerebrale. Le lancette dell’orologio si sono fermate alle 6 e 40, momento in cui una violenta esplosione ha semidistrutto un appartamento al terzo piano del “Parco Verde”, un complesso immobiliare tra il corso Italia e viale Nizza ferendo una bambina di 16 mesi, la madre Michela Cacace di 22 anni, la nonna ed un operatore ecologico che si trovava in strada e che è stato investito dai frantumi di vetro di una finestra scagliati nell’aria dallo scoppio di uno scaldabagno.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno fronteggiato e spento l’incendio divampato nell’appartamento, gli agenti della polizia municipale ed i carabinieri diretti dal comandante Nicola Mariniello e coordinati dal capitano Massimo De Bari della compagnia dell’Arma di Sorrento. La violenta detonazione ha causato attimi di grande paura in tutto il vicinato con decine di persone che si sono riversate in strada temendo che si trattasse dell’esplosione di una bombola del gas. La scena che si è presentata agli occhi dei soccorritori è stata apocalittica con infissi lesionati, muri di tramezzo pericolanti, porte e verande divelte, migliaia di frantumi di vetro e calcinacci che come schegge impazzite hanno invaso l’area circostante ferendo anche un operatore ecologico che si trovava per strada ad oltre 20 metri di distanza. Le sue condizioni con semplici ferite da taglio non destano preoccupazione come anche quelle della bambina di 16 mesi rimasta traumatizzata dallo scoppio ma giudicata guaribile in 5 giorni dai sanitari del pronto soccorso dell’ospedale “Santa Maria della Misericordia” di Sorrento, lievemente ferita anche la nonna della piccola che al momento della deflagrazione si trovava sull’uscio di casa e che incurante del disastro ha avuto come primo ed unico pensiero quello di soccorrere la nipotina di 16 mesi. Gravi invece le condizioni della madre della bambina, Michela Cacace di 22 anni, che si trovava in camera da letto, semidistrutta dall’onda d’urto della esplosione. La 22enne ha riportato un forte trauma cranico ed una emorragia cerebrale, trasferita d’urgenza al policlinico di Napoli è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico con i sanitari che non hanno sciolto la prognosi riservata. Secondo i primi accertamenti da parte degli investigatori lo scoppio dello scaldabagno avrebbe avuto origini accidentali. A provocare la deflagrazione potrebbe essere stato il mancato funzionamento del sensore termico che regola l’off-on della termoresistenza, che lasciato una intera notte acceso sviluppa al suo interno una notevole quantità di vapore agendo successivamente come una pentola a pressione. Sul posto della esplosione, infatti, non sono state rinvenute tracce di fiamme o di liquidi infiammabili. Il boato della esplosione ha svegliato molti residenti seminando il panico tra gli abitanti del complesso immobiliare e degli edifici vicini con molte persone che temendo il peggio hanno abbandonato gli appartamenti.
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