sabato 11 giugno 2011

Il PD canta come la Mannoia: come si cambia, per non morire...

Dopo la batosta elettorale si assiste, quasi quotidianamente, alle performance dei maitre-à-penser democratici che esaminano il caso Napoli e Provincia. E’ di ieri quella di Nicola Latorre, vicecapogruppo dei senatori pd, fedelissimo dalemiano. «Il Pd – spiega - in città è nato male o forse non è mai nato. L'esperienza di Napoli non ha visto alcuno scatto e l'assenza del Pd si vede in questo: ridotto a una federazione di correnti che non è riuscita a rispondere alla domanda impetuosa di rinnovamento dei napoletani. Ed ecco l'effetto deflagrante della vittoria dell’ex pm. Ora quindi è ora di cominciare, non ricominciare, partendo dal lavoro del sindaco de Magistris a cui dobbiamo dire grazie». Vi risparmio il resto dell’intervista rilasciata al quotidiano il Mattino… Insomma, per superare questo momento di difficoltà bisogna cambiare. Bella scoperta! A me sembra che questo denoti la volontà di perpetuare i vecchi schemi e le vecchie liturgie, dando l'impressione (il contentino agli illusi) di stare a lavorare per cambiare tutto, per non cambiare nulla… Se non c'è autocritica sul passato non si ha il diritto di parlare del futuro.

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