I più bei film girati tra Sorrento, Vico Equense, Amalfi, Massalubrense e Positano raccontati in un libro
di Sergio Lambiase da Il Corriere del Mezzogiorno
È un mondo stipato di amori impossibili, cieche miracolate, pescivendole, falsi eunuchi, lune rosse, leoni al sole, lazzarelle e guaglioni, suore bianche, canzoni immortali, frammenti di paura. Il cinema ambientato tra Sorrento, Vico Equense, Massalubrense, Positano, Amalfi è un filone pressoché inesauribile, comico o canterino qualche volta, tragico o melodrammatico qualche altra volta, ma anche, volendo, thrilling, fin da quando, era il 1907, i fratelli Troncone, pionieri a Napoli del cinema e della fotografia, ebbero l'occasione di girare Tarantella sorrentina, breve filmato a gloria di una paesaggio impagabile e di un ballo che allora incantava gli stranieri. Riassume almeno un centinaio di pellicole ispirate a Sorrento e dintorni il volume di Antonino De Angelis edito da La Conchiglia di Capri Sorrento Movies. Il cinema in Costiera (43 euro), e chissà quanti altri film sono stati girati nella terra dei limoni, nonostante la scrupolosa campionatura dell'autore, a cominciare da quelli made in Germany, stante la passione che sempre hanno avuto i tedeschi per il Sud (e con loro svedesi, danesi, russi, americani, come ci svela la ricca filmografia del libro). Un nome risalta su tutti: quello di Carmine Gallone, da noi celebre per il film «Scipione» voluto da Mussolini, ma anche autore di moltissime pellicole ambientate proprio a Sorrento, che era la città di suo padre (lui era nato a Taggia in Liguria).
De Angelis ne enumera una decina, da «Le campane di Sorrento» a «Povera Leda!», da «Marionette» a «Primo amore». Tra l'altro nel 1930 Gallone, che a lungo visse in Germania, girò tra Napoli, Pompei e Capri l'accattivante «Die singende Stadt» (La città canora) con Jan Kiepura (un tenore allora notissimo) e Brigitte Helm, la grande protagonista di «Metropolis» di Fritz Lang. Sorrento è stato naturalmente lo sfondo ideale (con Capri, Positano, Ischia) dei film «musicarelli» legati a una canzone di successo, alla felicità di un'estate. Negli anni Quaranta furono tenori come Gino Bechi o Beniamino Gigli a cantare sullo sfondo della Costiera. Poi, nel dopoguerra, venne l'epoca d'oro di Marisa Allasio, Laura Efrikian, Alessandra Panaro, Virna Lisi, canoramente corteggiate da farfalloni come Giacomo Rondinella, Renato Carosone, Gianni Morandi, Claudio Villa, Achille Togliani. Anche Pier Paolo Pasolini ambienterà scene del suo «Decamerone» tra gli agrumeti della Costiera, ma le «pagliarelle» mostrate nel film, come ricorda De Angelis, proprio non si usavano nel medioevo! La pellicola più celebre girata a Sorrento (e in parte a Seiano) è manco a dirlo «Pane, amore e... » con una Sophia Loren giovanissima (era il 1955), Vittorio De Sica, Antonio Cifariello, Lea Padovani, Tina Pica, Mario Carotenuto. Le battute del film di Dino Risi erano strepitose «Profumo Notte d'Oriente? No, Lavanda Cannavale», con Sophia sensualissima e finto-volgare, De Sica che si divertiva come un matto a pavoneggiarsi in divisa, Sorrento infine coloratissima, spudorata, iperkitsch. Il film avrà un seguito, girato in parte a Marina Piccola: «Pane, amore e Andalusia», dove il comandante Carotenuto, ormai sposato alla bigottissima donna Violante, parte per la Spagna dove s'infatua dell'avvenente Carmen. Marina Piccola è anche il set di «Te lo leggo negli occhi» di Valia Santella con Stefania Sandrelli e Mariano Rigillo. Tra i produttori del film troviamo Nanni Moretti. Sophia Loren ha girato due altre pellicole in Costiera.Nel 1984 «Qualcosa di biondo» di Maurizio Ponzi e nel 2004 «Peperoni ripieni e pesci in faccia» di Lina Wertmuller, che poco aggiungono alla sua fama di superdiva. Sorrento con i suoi impagabili dintorni continua a entrare di prepotenza nel cinema, negli sceneggiati e nei serial televisivi, sia pure a volte di scorcio, da «Un posto al sole», a «Capri», a «Tutti pazzi per amore». La vita di Caruso è diventata una serie televisiva in due puntate. La regia è di Stefano Reali. Gianluca Terranova è il grande tenore e Valentina Stella una dei suoi impossibili amori. Molte scene sono state girate al «Pizzo», la grande proprietà tra Piano e Sant'Agnello dove visse Paola Zancani, l'archeologa che scoprì insieme a Umberto Zanotti Bianco il Tempio di Hera Argiva alla foce del Sele. E al «Pizzo» (come nel Sedil Dominova di Sorrento) è stato impiantato il set di un film danese non ancora comparso sugli schermi: «The Bald Hairdresser» (Il parrucchiere calvo) di Susanne Bier con Pierce Brosnan che qui è un inaspettato imprenditore ortofrutticolo, lui che ha indossato quattro volte i panni di James Bond pistola in pugno.
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