sabato 15 giugno 2013
Comunicato stampa OR.S.A. - Organizzazione Sindacati Autonomi e di base Autoferro-TPL
Lo sciopero del personale viaggiante della Circumvesuviana, proclamato dal Sindacato OR.S.A. per venerdì scorso, ha avuto un tasso di adesione altissimo da parte dei dipendenti. Il 100% dei treni dalle ore 17:40 ad ultimato servizio, non è partito dalle stazioni capolinea.
Questo è un duro e fermo segnale che i dipendenti hanno lanciato sia alle istituzioni che ai vertici aziendali dell’Ente Volturno, unici responsabili di questa situazione, è un monito che hanno lanciato per dire che non hanno intenzione di arrendersi e faranno tutto quanto è possibile per far valere i propri diritti.
Vogliamo ricordare che questa azione di lotta nasce dalla volontà e dall’incoerente ostinazione del commissario ad acta Voci e dell’amministratore unico Nello Polese a non voler riconoscere ai lavoratori quei diritti acquisiti con intese aziendali, regolarmente e liberamente sottoscritte, che hanno visto ingenti recuperi per l’Ente Autonomo Volturno, sia sotto il profilo dell’aumento della produttività, che sotto quello del numero degli agenti impiegati nel servizio, si pensi che dal 2011 in poi il solo personale viaggiante della Circumvesuviana ha visto ridursi del 40% il proprio organico.
Il quadro generale è aggravato dall’incertezza che ancora vivono i dipendenti di questa che dovrebbe essere il “fiore all’occhiello” della Regione Campania nel Trasporto Pubblico Locale, un’azienda che da mesi non eroga più i buoni pasto ai dipendenti, un’azienda che, oberata dai debiti, non riesce a programmare un’adeguata manutenzione dei treni perché non può acquistare pezzi di ricambio, un’azienda che da oltre un anno non assicura il pagamento degli stipendi nel giorno stabilito, un’azienda ancora gestita da molti, troppi dirigenti con un curriculum fallimentare alle spalle e che hanno visto la loro recente riconferma, solo perché opportunamente tutelati da qualche “padrino” politico o bravi a “cambiare casacca” ed a saltare sul carro del vincitore al momento opportuno.
Purtroppo nelle prossime settimane potremmo assistere ad una recrudescenza delle azioni di lotta da parte delle organizzazioni sindacali, oltre che ad un irrigidimento della condotta dei lavoratori, non più disposti a tollerare che il peso dell’incapacità gestionale dei dirigenti gravi soltanto sulle loro spalle e su quelle dell’utenza, fin troppo sacrificata e, costretta a viaggiare su dei treni che, non ricevendo un’adeguata revisione e messa a punto, sono soggetti a guasti sempre più frequenti, senza voler poi considerare le fatiscenti condizioni della rete ferroviaria, che ne condizionano la marcia e ne aumentano i ritardi.
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