di IN Movimento per Vico
Vico Equense - In questi giorni all’albo pretorio del Comune di Vico Equense è comparsa un’ordinanza a firma del Sindaco Gennaro Cinque (ord. n° 210 del 3/6/2013) in cui si dice che in data 8/5/2013 il Comando di Polizia Municipale, assieme a personale dell’ASL, nel corso di un sopralluogo, effettuato a seguito di una segnalazione contenuta in un articolo pubblicato il 24/04/2013 sul blog “Politicainpenisola” , rinveniva la presenza di onduline di amianto sparse nei boschi del Faito. Nell’ordinanza il Sindaco chiede ai responsabili di Provincia e Regione di provvedere alla rimozione dei manufatti pericolosi.
Ma le cose stanno veramente così?
Veramente il Sindaco e l’Amministrazione Comunale non sapevano niente fino allo scorso 24 aprile?
A noi risulta che la verità sia un’altra. La presenza di quel materiale a Faito era stata segnalata all’Amministrazione Comunale almeno un anno e mezzo fa e, in tutto questo periodo, non si sia fatto nulla per salvaguardare la salute delle persone.
Andiamo per ordine.
In data 22.03.2012 il gruppo consiliare di “IN Movimento per Vico” presentava una interrogazione a risposta scritta ed orale (prot. 7788) in cui si segnalava la presenza di questo materiale altamente nocivo alla salute delle persone e si chiedeva che cosa fosse non è mai arrivata, nonostante il Testo Unico Enti Locali obblighi politici e funzionari a rispondere entro 30 giorni alle interrogazioni dei consiglieri comunali. La risposta scritta non è mai arrivata, nonostante il Testo Unico Enti Locali obblighi politici e funzionari a rispondere entro 30 giorni alle interrogazioni dei consiglieri comunali. Ma per molti mesi quella interrogazione non è stata neanche mai portata in consiglio per la risposta orale.
Per questo motivo i nostri consiglieri hanno sollecitato più volte la discussione di questa e di altre interrogazioni misteriosamente scomparse. In data 02.11.2012 l’interrogazione scomparsa, insieme ad altre, viene da noi ripresentata. Finalmente, in data 11.12.2012 viene portata in consiglio comunale per la discussione. Viene illustrata dal consigliere Maresca che sottolinea la pericolosità del materiale abbandonato, mostra ad una maggioranza consiliare un po’ distratta le foto da lui stesso scattate e chiede l’immediato coinvolgimento dell’ASL per identificare la natura del materiale. Chiede anche che l’Amministrazione imponga a Regione e Provincia proprietari dei fondi di rimuovere immediatamente l’amianto, pena l’esecuzione dei lavori in danno. Nella sua imbarazzata risposta l’assessore De Martino assicurava che l’amministrazione si sarebbe adoperata nella direzione delle nostre richieste ed avrebbe tenuto informato il Consiglio sugli ulteriori sviluppi. Cosa che, stato fatto a seguito della segnalazione presentata da alcuni cittadini alcune settimane prima.
La risposta scritta ovviamente, non è mai accaduta.
Nel frattempo, la vicenda è stata oggetto di numerosi articoli di stampa come si può vedere nelle foto: Agorà 17.03.12, Il Roma 21.03.12, Metropolis 21.03.12, Il Mattino 4.12. 2012.
Anche i giovani e valorosi giornalisti in erba del giornale parrocchiale “Il Monitore” ne hanno fanno oggetto di una loro inchiesta.
Dunque, leggere che il Sindaco ha appreso solo a fine aprile 2013 della presenza dell’amianto a Faito è stupefacente. Lo sapeva da quasi 2 anni!
Leggere su un articolo di giornale ( tra l’altro uno di quelli che a marzo del 2012 aveva prontamente segnalato il gravissimo problema sollevato dalla nostra interrogazione) che “L’amministrazione di Vico Equense si è trovata investita della vicenda. (…) ed il sindaco, Gennaro Cinque, ha subito risposto presente.” è altrettanto stupefacente.
Il Sindaco e l’Amministrazione erano a conoscenza da lungo tempo della presenza di quel materiale e non hanno fatto nulla fino a giugno 2013, lasciando i cittadini residenti a Faito ed i visitatori di quella stupenda montagna esposti ad un gravissimo pericolo di salute pubblica.
In questa vicenda il Sindaco è stato omissivo sia nei confronti dei cittadini, non provvedendo come era suo preciso dovere a mettere in atto i provvedimenti necessari a salvaguardare la salute dei cittadini come da noi chiesto in atti ufficiali, sia nei confronti delle Istituzioni, omettendo di rispondere ai Consiglieri Comunali come gli impone la Legge.
Nei prossimi giorni metteremo a conoscenza dei fatti Procura della Repubblica e Prefetto di Napoli. Vogliamo poi vedere con quale faccia il Solone di turno avrà ancora il coraggio di affermare che l’opposizione sa fare solo denunce!
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