sabato 17 ottobre 2015

Il Tar accoglie il ricorso contro maxibollette Gori

Fonte: Alessio Gemma da La Repubblica Napoli 

Gli atti del commissario sono nulli». Il Tar accoglie così il ricorso presentato dai comitati dell'acqua, da 5 Comuni e da Federconsumatori contro le bollette "pazze" della Gori. La società idrica che opera in 76 municipi vesuviani e sarnesi, servendo 1,5 milioni di utenti, non aveva diritto a imporre nel 2014 aumenti tariffari del valore di 122 milioni che facevano riferimento ad anni pregressi: dal 2003 al 2011. Si è trattato di "conguagli" illegittimi secondo due sentenze emesse dalla prima sezione del tribunale amministrativo presieduta da Cesare Mastrocola. Accolta la tesi degli avvocati Francesco Miani e Giuseppe Grauso: «le delibere del commissario» che autorizzavano Gori «sono state adottate tardivamente», quando «era venuto meno il potere in capo» al commissario dell'Ato3 Carlo Sarro, fissato in «sei mesi da una norma regionale». Un commissariamento che doveva essere "limitato" ma che invece si è prolungato nel tempo a causa della "mancata adozione" da parte della Regione targata centrodestra della legge di riordino del sistema idrico prevista dalla norma nazionale. I comitati, insieme ai Comuni di Fisciano, Angri, Castel San Giorgio, Casalnuovo e Nocera Inferiore, hanno sostenuto come «la gestione di Gori non fosse orientata da alcun piano».
 
Per cui gli aumenti nelle tariffe dovevano coprire «costi che nel solo triennio dal 2006 al 2008 erano triplicati a fronte di una ridotta capacità di investimento». Un esempio? «Il costo del personale risultava maggiore di quello calcolabile in base alle 672 unità lavorative indicate nel piano d'ambito del 2000». E soprattutto Gori, scrivono gli avvocati dei ricorrenti, «non avrebbe potuto caricare in tariffa costi per perdite su crediti, remunerazione del capitale investito, oneri contenzioso dipendenti, fondo interessi passivi Acqua Campania e Arin spa». La Gori, azienda composta dai Comuni e dalla romana Acea, fa sapere che proporrà ricorso in appello dinanzi al Consiglio di Stato per annullare le sentenze. Esulta il Movimento 5 Stelle: «Ci avevamo visto lungo», dichiara il deputato Luigi Gallo. Scrive Massimiliano Manfredi, deputato Pd: «Avevo posto il problema Gori in parlamento. Ora il nuovo consiglio regionale approvi la legge di riordino del settore idrico».

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