giovedì 8 ottobre 2015

Spese elettorali, record di Beneduce e Russo

Regione, c'è chi per la propaganda ha speso più di quanto dichiarato di reddito 

Fonte: Angelo Agrippa da Il Corriere del Mezzogiorno 

Napoli - Ieri la dichiarazione dei redditi dei consiglieri e degli assessori regionali. Oggi, le spese sostenute nell'ultima campagna elettorale. Si comincia dal presidente della Regione eletto, Vincenzo De Luca. Purtroppo, fino a ieri sera, non aveva ancora pubblicato la certificazione dovuta. Lo sfidante, Stefano Caldoro, ha invece pubblicato la sua, con 38 mila 406.45 euro versate per la campagna elettorale. Quasi la stessa somma sostenuta da Armando Cesaro (37 mila 853 euro) recordman di preferenze assieme al capogruppo del Pd, Mario Casillo (ma ha dimenticato di pubblicarle). La leader dei 5 stelle, Valeria Ciarambino, ha speso 21 mila 420,85 euro. Ma chi ci ha rimesso di più è la consigliera azzurra Flora Beneduce (49 mila 834 euro). Seguita dall'ex assessore alle Politiche sociali, l'altro forzista Ermanno Russo, che ha dichiarato 45 mila 761 euro. Francesco Emilio Borrelli, dei Verdi, ha versato 26 mila euro. Nel frattempo, è arrivata anche la certificazione del presidente del Pd Stefano Graziano che ha dichiarato un reddito di 30 mila 570 euro e spese elettorali per 33 mila 858 euro.
 
Insomma, si percepisce quasi un velo di imbarazzo in quei consiglieri regionali che hanno dovuto dichiarare redditi da indigenti. Al leader dei Davvero Verdi, Francesco Emilio Borrelli, va riconosciuto il diritto a una precisazione: «Ad integrazione della notizia pubblicata sul Corriere dei Mezzogiorno — puntualizza l'esponente ambientalista — vorrei specificare che essendo io un giornalista professionista con partita Iva i miei redditi riferiti all'anno 2014 sono stati pari a 22.811 a cui vanno sottratti 18346 euro che sono scaricabili come spese sostenute perii regime fiscale che riguarda la mia figura professionale». Anche il consigliere regionale azzurro, Gianpiero Zinzi, discretamente, tiene a integrare l'informazione sul proprio reddito, ricordando che quando si fa attività di ricerca (lui ha svolto incarichi presso la Sun) «i compensi per legge non vengono calcolati». Altrimenti rientrerebbe «nella soglia dei 35 mila euro (regime dei minimi)». Angelo Agrippa

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