giovedì 17 marzo 2016

Capri si mobilita contro la NASPI: una delegazione di stagionali capresi parteciperà alla manifestazione a Napoli di domani 18 Marzo

Capri - I venti di crisi economica si addensano anche su Capri. Lo spettro della nuova legge sull’indennità di disoccupazione, la Naspi, che dall’anno prossimo dimezzerà il sussidio ai lavoratori stagionali, potrebbe mettere in crisi tutto il comparto ricettivo sull’isola azzurra, dove, alla vigilia della stagione turistica, si respira aria di preoccupazione fra i circa 2000 lavoratori stagionali e le loro famiglie, che lavorano con un contratto a termine di sei mesi, e che in caso non verranno effettuate modifiche alla normativa, dall’anno prossimo percepiranno il sussidio corrispondente solo alla metà dei mesi per cui si è lavorato. Per questo motivo una delegazione di lavoratori capresi, guidata da Salvatore Ciuccio, referente per Capri del Movimento Cristiano Lavoratori e consigliere comunale, parteciperà domani 18 Marzo alla manifestazione che si terrà a Napoli nell’ambito dello sciopero generale del settore. La delegazione caprese, composta da lavoratori del comparto turistico e dell’indotto, si unirà alle delegazioni delle altre località della penisola, e delle isole del Golfo, e tante altre realtà di tutta Italia a forte vocazione turistico-stagionale, nel corteo che da Piazza Dante arriverà presso la sede della Regione Campania, dove la delegazione di Capri, insieme alle altre, sarà ricevuta al termine della manifestazione. Questo problema che sta diventando di grosso peso sociale ancora una volta, dopo la manifestazione di Roma dello scorso novembre, ha fatto scattare a Capri la molla della partecipazione a numerosi capofamiglia e giovani lavoratori che sono alle dipendenze di attività turistiche che restano aperte solo sei mesi l’anno. Sarà ascoltata quindi la delegazione, capitanata dal referente MCL Salvatore Ciuccio che rappresenterà agli amministratori regionali la problematica di un isola che, anche se a forte vocazione turistica, vede le proprie attività ricettive restare aperte solo alcuni mesi all’anno.

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