martedì 8 agosto 2017

Emergenza incendi, i comuni chiedono un tavolo di confronto in regione

Monte Faito
I sindaci di Gragnano, Castellammare di Stabia, Vico Equense, Casola di Napoli, Lettere, Sant'Antonio Abate e Pimonte, scrivono al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Dopo gli incendi che hanno devastato Faito e il resto dei Monti Lattari, arriva l’incubo delle frane. A preparare l’appello è il sindaco di Gragnano Paolo Cimmino sottoscritto dalle altre amministrazioni. “I nostri territori, - si legge nel documento - negli ultimi giorni, sono attanagliati dalla piaga degli incendi che stanno devastando ettari ed ettari delle nostre zone boschive dei Monti Lattari, in particolar modo del Monte Pendolo, del Monte Faito, del Monte Muto e dell'altopiano del Megano. Si sta gestendo l’emergenza con il supporto di impegno delle forze dell'ordine, dei vigili del fuoco, della protezione civile locale e regionale e dei tanti volontari nell'opera di spegnimento dei roghi, con la speranza che il fenomeno si possa interrompere al più presto. Dobbiamo andare, però, oltre la fare della continua rincorsa delle emergenze , per aprire finalmente la fase della prevenzione. Il suolo, con il passaggio del fuoco, sta subendo un forte aumento della temperatura che coinvolge solo lo strato più superficiale del terreno, mutandone tutta la struttura. Due sono i fattori alquanto preoccupanti: l’arrivo delle piogge autunnali e il periodo di siccità.
 
Secondo i dati ricavati dalla medie di quantità di pioggia, negli ultimi anni, si evince che si sono verificati fenomeni temporaleschi consistenti. Conseguenze di questi roghi estivi si pagano in termini di dissesto idrogeologico all’arrivo delle prime piogge. Ed è ora che bisogna scongiurare il peggio e difendere i nostri territori da un doppio danno. La Campania, infatti, presenta una realtà particolarmente esposta a rischi. I roghi creano danni rilevanti non soltanto al patrimonio ambientale, ma incidono fortemente sul complesso sistema naturale in equilibrio che la macchia mediterranea è in grado di creare a svantaggio dei fenomeni di instabilità quali frane ed erosioni in genere del suolo: tutti fattori che sono alla base del dissesto idrogeologico. Pertanto, chiediamo alla Regione Campania un tavolo congiunto urgente affinché si possano prevenire altre calamità e verificare la stabilità dei pendii e delle zone colpite, perimetrando le aree a rischio su cui intervenire, adottando tutti gli strumenti e le azioni al fine di evitare un disastro annunciato con le prime piogge autunnali.”

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