sabato 16 giugno 2018

Voti comprati a Torre del Greco scatta l`inchiesta otto indagati

Perquisizioni e otto telefoni cellulari sequestrati: accertamenti su quanto avvenuto domenica in un seggio di corso Garibaldi

Fonte: Dario Del Porto da La Repubblica Napoli

Torre del Greco - Alla vigilia del ballottaggio, si apre un nuovo filone d'indagine su ipotesi di voto di scambio alle ultime amministrative m provincia di Napoli. Dopo i fatti di Qualiano, dove si indaga sull'ipotesi di voti comprati in cambio di trenta euro, adesso si muove la Procura di Torre Annunziata, che ha aperto un fascicolo sulla scorta di un video di Fanpage girato domenica a Torre del Greco. Le telecamere nascoste della testata giornalistica hanno ripreso due galoppini che, all'estemo di un seggio in corso Garibaldi dopo aver mostrato un fac simile della scheda, consegnavano agli elettori un telefono cellulare per fotografare la preferenza. Nei giorni scorsi, l'ufficio diretto dal procuratore Alessandro Pennasilico aveva acquisito il filmato. Ieri i carabinieri hanno effettuato otto perquisizioni. È scattato anche il sequestro di otto telefonini. Nel mirino dei magistrati sono finiti procacciatori di voti e presunti destinatari di denaro o cellulari. Sui dispositivi sequestrati dovranno ora essere effettuati gli accertamenti per trovare eventuali riscontri ai sospetti delineati dalle immagini ri prese da Fanpage. Il fascicolo è aperto per corruzione elettorale, l'ipotesi non aggravata di voto di scambio.
 
Dal video si desume che i galoppini indicavano agli elettori di votare per Simone Gramegna, candidato nella lista "Insieme per la città" che sosteneva il candidato sindaco Giovanni Palomba: Gramegna è in predicato di essere eletto. Spiega a Repubblica l'avvocato Luigi Mennella: «Gramegna non ha ricevuto alcun avviso dalla Procura ne tantomeno è tra i destinatari della perquisizione. Riteniamo che quelle immagini conducano a conclusioni errate. Siamo a disposizione della magistratura per spiegare ogni cosa, e ci riserviamo tutte le azioni a tutela della nostra onorabilità». L'attività investigativa è agli inizi e potrebbe prendere in esame anche altri episodi, oltre a quelli documentati dalla testata giornalistica. La Procura però si muove con cautela, nell'intento di fare piena luce su quanto accaduto all'ombra delle elezioni. Palomba, che è risultato il più votato al primo turno di votazioni con oltre il 35 per cento dei consensi, ed è impegnato nella campagna elettorale per il ballottaggio, commenta: «Per quanto mi riguarda non c'entro proprio nulla con questa storia. Il giorno delle elezioni, come sanno tutti, sono rimasto nel mio comitato elettorale dalle 7 del mattino fino alle 9 del giorno successivo. A mio avviso, si tratta di giochi di campagna elettorale. Ma è anche mia intenzione che si faccia chiarezza e ho sottoscritto insieme a tanti giovani - afferma Palomba - una petizione popolare indirizzata alla Procura di Torre Annunziata. Ci sono anche molti simpatizzanti dei Cinque Stelle, io sono il secondo firmatario e ho portato con me altre cinquanta persone. Con questa iniziativa chiediamo l'acquisizione dei filmati integrali affinchè si possa verificare attentamente ciò che è accaduto. Detto questo però deve essere chiaro - aggiunge il candidato sindaco - che Torre del Greco non è la città del voto di scambio. Il 25 giugno, a urne chiuse, il nuovo sindaco dovrà verificare se sia stata infangata l'immagine della città per poi adottare i provvedimenti e le iniziative del caso».

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