mercoledì 20 giugno 2018

Marina di Vico, niente furto di corrente, finalmente la verità nel processo civile

Anna Gallo
Vico Equense - “Un calvario che dura da otto anni”, con queste parole Anna Gallo, titolare del chiosco-snack-bar “da Cinzia”, accusata di furto di energia elettrica, commenta la sentenza positiva del Tribunale civile di Torre Annunziata, che rigetta la richiesta di risarcimento danni. Soddisfatta dell’esito del giudizio, l'avvocato Valentina Cannavale di Vico Equense, che ha assistito la donna, titolare di un'attività commerciale alla marina di Vico, nel procedimento contro l’Enel che lamentava un danno di circa 20mila euro. La vicenda, infatti, risale al luglio del 2010, quando la donna finì in manette, insieme con altri tre titolari di attività commerciali della zona, con l’accusa di aver bypassato il contatore escludendo così la registrazione dei consumi di energia elettrica prelevandola fraudolentemente dalla linea dell’energia elettrica nazionale. All’epoca dei fatti si rinvenne la calotta scollata del contatore, che fu sequestrato e distrutto. Per questo motivo la donna è finita sotto processo. Oggi, però, con questa sentenza civile il suo legale afferma che "è emersa definitivamente la prova che attesta l'assoluta innocenza della mia assistita, e che consentirà la revisione del processo penale". Il tribunale di Torre Annunziata, con una minuziosa consulenza tecnica ha ricostruito tutti i consumi di energia elettrica, stabilendo che non ci sono state anomalie sul contatore dell’attività commerciale della Gallo. Questo, di fatto, apre le porte anche a una futura assoluzione penale, poiché non c’è stato nessun prelievo fraudolento di energia elettrica.

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