Amalfi |
Fonte: Gabriele Bojano da Il Corriere del Mezzogiorno
La parola d'ordine è contingentamento. Un brutto termine per un problema ancora più brutto: il traffico in Costiera amalfitana. Quest'estate sui social la foto più frequente è stata la coda di autovetture lungo i tornanti della Statale 163 accompagnata da improperi in tutte le lingue del mondo. Un disagio che va affrontato e risolto una volta per tutte, pena l'estromissione di questi angoli da favola dalle mete del turismo internazionale. Ne è fermamente convinto il sindaco di Amalfi Daniele Milano che ha formalizzato in una lettera al prefetto di Salerno. Regione Campania, Provincia di Salerno, Città Metropolitana di Napoli, Conferenza dei sindaci della Costa d'Amalfi, Anas e Acamir una proposta operativa per la riduzione del traffico. «Partiamo da due dati contrastanti tra loro — esordisce il primo cittadino — che la strada SSi63 fu concepita originariamente come mulattiera al tempo dei Borbone e che oggi, in un anno, su questa stessa strada transitano ben diecimila bus turistici oltre alle 280 partenze al giorno dei mezzi Sita a cui si aggiungono auto private, taxi, navette Shuttle per i crocieristi e furgoni di fornitori vari». Fin troppo evidente e scontata la contraddizione che porta alla congestione dell'unica arteria di collegamento tra i comuni della Costiera, da Vietri a Positano.
Da qui l'idea di Milano: contingentare "a monte" il flusso di veicoli in transito sulla SS 163 attraverso una sorta di grande Ztl territoriale da applicare preliminarmente ai mezzi più pesanti. «Attraverso un sistema tecnologico (probabilmente un'app per smartphone, ndr) sui quattro varchi d'accesso, cioè Positano, Agerola, Valico di Chiunzi e Vietri sul Mare — spiega il sindaco — si può monitorare costantemente i flussi di traffico consentendone così una gestione rispettosa del territorio e di chi lo abita, evitando che turisti e visitatori trasformino le loro vacanze in un'infernale permanenza su gomma a temperature elevate». Una soluzione che tiene conto anche del fenomeno di «sosta selvaggia» dei tanti autobus provenienti da località limitrofe, come Sorrento, e che scelgono Amalfi solo come parcheggio, ingolfando strade ma senza ricadute economiche? La polemica è sotto traccia, gli amalfitani non ci stanno ad essere il "parco giochi" dei sorrentini: «Contingentare significa limitare — osserva il primo cittadino — bisogna ponderare la sostenibilità di questi bus con la vivibilità umana e la ristrettezza degli spazi, trovare un punto di equilibrio anche a costo di rinunciare a qualcosa». Un sistema tecnologico di contingentamento "a monte" potrebbe integrarsi con sistemi comunali di monitoraggio della sosta per le auto che sebbene meno considerate come un problema - in taluni periodi dell'anno contribuiscono in maniera determinante alla congestione dell'unica arteria di collegamento tra i comuni della Costiera. Un'app che comunichi la disponibilità in tempo reale dei posti auto nei vari comuni della Costiera contribuirebbe a disincentivare il transito verso le località già sature e consentirebbe un più ordinato sviluppo e afflusso sul territorio. «Per tale ultime evenienza — riprende Mi- Milano Vanno monitorati i quattro varchi d'accesso con un sistema tecnologico che così contingenta i flussi Attrazione II duomo di Amalfi, meta ogni anno di migliaia di turisti lano — la mia amministrazione ha già investito 360mila euro in un bando in corso di aggiudicazione». Insomma, qualcosa comincia finalmente a muoversi per risolvere il più atavico dei problemi della Costiera. «La situazione è davvero seria e non consente più di adoperarsi in soluzioni tampone che non danno garanzie», conclude il sindaco. Solo una curiosità, infine: come hanno preso questa proposta gli altri sindaci del territorio? «Quando ne ho parlato a marzo, in un tavolo interistituzionale in Prefettura, nessuno era contrario. Fino ad oggi però nessuno mi ha chiamato».
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