venerdì 28 settembre 2018

Feriti tre anziani fermato minore «Colpiva a caso»

Fonte: Fiorangela d'Amora da Il Mattino 

LA VIOLENZA
Castellammare di Stabia - Ha un sacchetto nero in mano, dentro c'è un oggetto pesante con cui colpisce i malcapitati, poi scappa a piedi e fa perdere le proprie tracce. Ci sarebbe un giovane con problemi psichici dietro le ripetute aggressioni ai danni di anziani che in questi giorni stanno terrorizzando la città di Castellammare. Ieri sera i carabinieri della compagnia di Castellammare, agli ordini del maggiore Donato Pontassuglia, hanno fermato un sospettato che potrebbe essere minorenne. Sarebbe lui l'autore delle tre aggressioni avvenute mercoledì scorso nel centro città ai danni di tre anziani e che ha scatenato il panico tra i residenti. Il giovane agirebbe da solo, a piedi e senza complici pronti a filmare l'aggressione, un aspetto che farebbe escludere agli investigatori di trovarsi dinanzi ad episodi di Knock Out.
LA FURIA 
Il gioco violento è tra le ipotesi che avrebbero potuto spingere l'aggressore a scatenare la sua furia contro persone anziane senza alcun apparente motivo. Ma il modus operandi non sembra ripercorrere le modalità del gioco arrivato anni fa dall'America, e che si svolge in gruppo colpendo al volto i malcapitati mentre una terza persona riprende la scena.
 
I fatti da ricostruire a Castellammare sono tre, tutti di mercoledì 26 settembre: il primo avvenuto di mattina in via Petrarca, dopo un'ora in via Marconi e in serata in via Amato. Le strade tra di loro sono collegate e recintano il centro della città, luogo frequentato e pieno di negozi. L'aggressore, con il volto coperto dal cappuccio di una felpa nera agirebbe noncurante delle persone in strada e una volta scelta la vittima la raggiunge alle spalle e sferra il colpo.
I RACCONTI
«Mi sono sentito una botta alla nuca, non era un pugno ma qualcosa di più pesante - ha raccontato Giuseppe Coppola, la vittima dell'ultima aggressione - ho messo la mano in testa e c'era del sangue. Poi non ho capito più niente». Il sessantenne è stato soccorso da passanti e negozianti di via Amato fino all'arrivo dell'ambulanza. Il pensionato che una volta lavorava alle Tenne di Stabia, è stato portato in ambulanza dagli uomini del 118 al pronto soccorso dove ha ricevuto tre punti di sutura alla testa. Il suo racconto è simile a quello degli altri due anziani dimessi dall'ospedale, sempre mercoledì, poche ore dopo l'aggressione. I carabinieri che conducono le indagini hanno visionato le immagini di video sorveglianza sia delle telecamere comunali che dei negozi individuando la fisionomia del giovane. I fatti del 26 settembre hanno aggiunto tensione e allarmato ulteriormente i cittadini, visto che episodi simili erano già stati registrati in passato. Appena un mese fa infatti, un uomo denunciava su Facebook di aver visto dei ragazzi in via Bonito avvicinarsi a un anziano e colpirlo al volto. Lo stesso, secondo alcuni testimoni sarebbe avvenuto martedì 25 settembre ai danni di altri tre anziani medicati in ospedale. Episodi che però non sono stati segnalati alle forze dell'ordine e che potrebbero avere una regia diversa. La psicosi Knock out intanto ha già varcato i confini cittadini e interessato anche il consiglio regionale. «Contro questi delinquenti - ha detto Emilio Borrelli dei Verdi - non ci devono essere giustificazioni ma punizioni severe per evitare l'emulazione».
LE REAZIONI
Il rischio sarebbe proprio questo: imitare il gesto di un singolo o di gruppi che si divertono sferrando pugni. Si appella al prefetto di Napoli il sindaco di Castellammare Gaetano Cimmino, che ha accolto la proposta del consigliere Andrea Di Martino, di chiedere un tavolo sulla sicurezza e avviare misure di sensibilizzazione nelle scuole per educare al rispetto dell'altro in favore della non violenza. «Una moda criminale ha detto il sindaco Gaetano Cimmino - messa in atto da codardi».

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