Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino
Vico Equense - Un vasto incendio è divampato durante la scorsa notte, verso le 2, nella zona di Tordigliano. Le fiamme hanno rapidamente avvolto la vegetazione lungo la statale 163 Amalfitana dando vita a un fronte di fuoco che non ha messo in pericolo abitazioni o attività commerciali. Si lavora per accertare la natura dolosa o colposa dell'episodio che ha un precedente risalente allo stesso periodo di tre anni fa. Immediato l'intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Piano di Sorrento, supportati dai volontari delle Protezioni civili comunali. Attualmente la strada è chiusa all'altezza del chilometro 9,200 per consentire l'intervento dei canadair.
I pompieri hanno lavorato per diverse ore nel tentativo di domare il rogo. Le operazioni di spegnimento sono state rese difficoltose non solo dalla conformazione del territorio, piuttosto impervio, ma anche dal vento che da giorni continua a soffiare sulla penisola sorrentina e sulla costiera amalfitana. Ecco perché l'incendio e la presenza dei mezzi di pompieri e Protezione civile lungo la statale 163 Amalfitana, nel tratto al confine tra Vico Equense e Piano, hanno creato qualche disagio ai tanti pendolari che quotidianamente si spostano tra Positano e Sorrento. Ora la strada è chiusa, con la circolazione che viene ripristinata in maniera alternata, in funzione dell’intervento aereo. Sul posto personale dell'Anas e forze dell'ordine.
C'è un precedente inquietante: tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre 2015, le fiamme si propagarono da Tordigliano fino alla cima del monte Vico Alvano. In fumo andarono ettari ed ettari di macchia mediterranea più sette faggi che gli esperti facevano risalire a più di due secoli fa: piante rarissime, che solitamente crescono a mille metri di altezza, ma che la natura aveva voluto che si stagliassero proprio sulla «montagna del principe», a non più di 640 metri di altezza. L'incendio comportò anche la chiusura della statale 163, con l'immancabile coda di disagi e polemiche.
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