mercoledì 12 settembre 2018

L’ingegnere più bello d’Italia: «Sogno di entrare nel mondo dello spettacolo ma non dimentico il mio lavoro

Nicola Savarese
Vico Equense - Sono un ingegnere e voglio dimostrare che oltre alla bellezza nella vita conta anche altro. Come la cultura, l’intelligenza, la voglia di fare immensi sacrifici. Ho un cervello e lo so usare, ecco, al bando i luoghi comuni». Da domenica è il più bello d’Italia. E cerca di restare coi piedi ben saldati a terra nonostante ormai sia divenuto una piccola celebrità. «Non mi sembra vero» spiega Nicola Savarese, 31 anni di Vico Equense, neo mister Italia. Laureato, single («Da due anni» precisa sorridendo), alto un metro e novanta, fisico scolpito in palestra, da tempo molto cliccato sui social: «Questo successo l’ho conquistato anche con un po’ di fortuna, che non guasta mai». Perché ha deciso di partecipare alle selezioni di mister Italia? «E’ stata una scommessa con un amico. Inizialmente quasi uno scherzo. Poi pian piano è divenuta una cosa seria. Ha influito molto anche la mia passione per la moda e la tv. Ho capito l’importanza dell’evento e allora ci ho creduto». Che si prova a sentirsi un nuovo potenziale sex symbol italiano? «Il titolo pesa, indubbiamente. Ma è anche un motivo d’orgoglio. Non pensavo potesse avere questo valore. Poi rappresentare la mia Vico Equense è un altro ingrediente che rende magica questa vittoria». Lascerà il lavoro di ingegnere? «Credo che devo cogliere l’attimo. Non significa voltare le spalle al mio percorso di studi, però ora si possono aprire diversi scenari che intendo valutare. Con genuinità e umiltà mi sono laureato. E con gli stessi sentimenti voglio divertirmi dopo questo titolo». Ha paura di essere visto e valutato solo in base al suo titolo di mister Italia? «Il mio messaggio è semplice. Ho un cervello. Così come ha il cervello tanta gente impegnata nel mondo della moda, dello spettacolo o della tv che viene seguita soltanto perché fisicamente è attraente». (Fonte: Metropolis)

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