lunedì 14 settembre 2020

Elezioni regionali 2020. La candidata al consiglio regionale: L’edilizia torni ad essere il volano dell’economia: regole chiare e possibilità di investimenti

“La Regione Campania deve affrontare il nodo degli abusi di necessità. Il governo di centrodestra, che uscirà vincitore dalle elezioni, dovrà adottare subito norme che prevedano una sanatoria per quelle violazioni che sono ritenute di necessità e che non fanno riferimento a speculazioni edilizie o scempi sul territorio. C’è tanta povera gente che, negli anni, ha provveduto a migliorare senza creare guasti ambientali le proprie case. Quelle persone devono avere risposte certe, regole chiare e soprattutto la possibilità di potersi mettere in regola una volta per tutte”. Lo ha affermato Annarita Patriarca, candidata nella lista di Forza Italia, nella circoscrizione Napoli, al consiglio regionale della Campania. “Nel nostro programma il tema dell’edilizia e del rilancio delle attività sul territorio nell’assoluto rispetto delle normative ambientali occupa un posto di primo piano. Per questo motivo riteniamo che debba realizzarsi un censimento dei beni demaniali e di quelli di proprietà degli enti locali su tutto il territorio campano. L’obiettivo di questo screening sarà quello di pensare ad un riutilizzo dei beni demaniali dimenticati al fine di restituirli alla collettività”. Per la candidata di Forza Italia “il tema della casa resta centrale: la difesa del luogo fisico della famiglia è una battaglia che va portata avanti senza tentennamenti. Troppe volte abbiamo visto immagini oscene di nuclei familiari con bimbi e anziani strappati via dalle proprie abitazioni. Un governo regionale serio non può permettere che accada. Oppure deve sempre avere una soluzione al dramma abitativo di quelle famiglie”. Secondo la candidata di Forza Italia, Annarita Patriarca, inoltre, “il settore edilizio che per anni ha rappresentato uno dei volani di crescita sul territorio va sostenuto e incentivato. Anzitutto assicurando che in tutte le aziende vengano rispettate le norme di sicurezza, ma rimettendo in moto quel circuito virtuoso che per anni ha rappresentato una delle voci più importanti per la crescita economica del prodotto interno lordo della Campania”.

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