domenica 27 settembre 2020

Vico Equense: “Casali ed antiche mulattiere. Architettura rurale, natura e sapori tipici”

Vico Equense - Tre volumetti realizzati dalla Città Metropolitana di Napoli sulla base dei 4 elementi – acqua, terra, aria e fuoco – sono stati presentati in anteprima nazionale nel corso del Salone Mondiale dei Siti UNESCO a Roma. Nell'ambito di questo progetto, finalizzato alla promozione culturale, artistica e turistica, trova ampio spazio anche la Città Vico Equense, nella sezione “Casali ed antiche mulattiere. Architettura rurale, natura e sapori tipici”. Il gruppo di lavoro, coordinato da Elena Coccia, vede la presenza di Marcella De Martino, prima Ricercatrice IRISS - CRN, e Margherita Aiello, Presidente dell'A.CO.V.E. (Acove Commercianti Vicani), che hanno lavorato all'ambito tematico denominato "Aria", per la strutturazione di percorsi esperienziali e la scoperta dei Musei a cielo aperto. Quattro gli itinerari censiti. Il primo si chiama “Sulla via dell’Eremita”. Parte da Massaquano, prosegue verso San Salvatore dal quale, attraverso antiche viuzze, si raggiunge il belvedere di Trina del Monte; tra le rocce si cela la Grotta dell’Eremita, abitata in passato dalla figura leggendaria di un eremita vissuto nella zona e da cui si gode una meravigliosa vista del golfo di Napoli. Nell’Oasi di Mario, così battezzata in onore dell'uomo che per primo ha conosciuto e amato questo percorso immerso nella natura, si potrà ammirare la bellezza del paesaggio, con il Vesuvio che fa da sfondo, e viaggiare nei sapori unici di un territorio fatto di eccellenze gastronomiche. Il percorso si conclude nella piccola e caratteristica piazza di Massaquano. Il secondo itinerario si chiama “Sulla via dei Casini di caccia”. Partendo dal casale di Montechiaro, è possibile percorrere un’antica mulattiera che porta a Monte S. Angelo dove agli inizi del XIX secolo venne costruito il Casino di Caccia di Ferdinando II di Borbone. L’itinerario prosegue con la visita alla Azienda Agricola Dubbioso dove è possibile trovare le tipiche coltivazioni della costiera, come il pomodoro di Sorrento e gli ulivi da cui viene prodotto l’olio DOP. Il Terzo “Sulla via del Provolone del Monaco” si snoda tra Preazzano, Monte Comune e La Verde Fattoria. Un tempo percorso da tutti coloro che sulla terra “in comune” coltivavano o portavano al pascolo il bestiame, oggi il monte chiamato appunto Monte Comune è meta di escursionisti e appassionati, fino ad arrivare ad un punto di ristoro, La Verde Fattoria, un’azienda agricola punto di riferimento per chi vuole provare la qualità, spicca in risalto il Provolone del Monaco. L’ultimo itinerario “Sulla via della dea Minerva” va da San Francesco a San Salvatore, per arrivare all’ Abbazia di Crapolla. Un percorso che si sviluppa lungo una delle prime via di comunicazione tra la piana di Stabiae e la Penisola Sorrentina, presente anche sulle antiche mappe sin dai tempi dell’Impero Romano, un tempo percorsa da commercianti e pellegrini alla volta del Tempio Minervae.

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