martedì 2 agosto 2022
Caso GORI, Rete Comuni acqua pubblica: "Necessario diminuire le tariffe subito"
Il Consiglio di Distretto Sarnese Vesuviano dell'Ente Idrico Campano è chiamato il 2 agosto a esprimersi nuovamente sulle tariffe Gori. Tariffe che possono e devono essere diminuite, visto che da anni sono di gran lunga le più alte della regione e tra le più salate d’Italia, e che già nell'anno in corso hanno subito un rincaro del 2,4% e che potrebbero averne altri ancora più significativi, andando a incidere su una lunga serie di aumenti record, considerato che solo tra il 2012 e il 2019 i costi sono schizzati in alto con un aggravio di oltre il 70% a carico dei cittadini. Tanto che gli introiti tariffari annui della Gori sono passati in poco tempo da 120 a oltre 210 milioni di euro, a fronte invece di un servizio spesso scadente e investimenti insufficienti che arrivano in larga parte da risorse pubbliche, come i recentissimi 50 milioni dei fondi PNRR previsti per il programma React UE per la riqualificazione delle reti idriche fatiscenti.
La Rete dei Comuni per l’Acqua Pubblica ha tentato in ogni modo di aprire un confronto per trovare una soluzione condivisa sia sulla tematica delle Partite pregresse “ante 2012” che sulle tariffe 2012-2015 annullate dalla sentenza 5309/2021 del Consiglio di Stato. Tuttavia non è stato mai aperto un vero confronto che potesse portare a superare la conflittualità e non si può che esprimere profondo rammarico per l’incapacità di trovare una soluzione condivisa per superare il lungo contenzioso che ha investito il territorio relativamente alla gestione del servizio idrico da parte della GORI SpA.
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