venerdì 19 agosto 2022

Miraggio Sorrento l'inferno d'agosto tra traffico e Circum

Sempre più turisti affidano al web la delusione: "Terra bellissima ma impossibile arrivarci, non torneremo". Ancora fermi treni Eav 

di Mariella Parmendola da La Repubblica Napoli 

"A Sorrento non torno più". Scrive Richard durante il lungo volo che lo riporta a Sidney. Prima di atterrare in Australia la recensione è pronta per essere pubblicata e appena è di nuovo online finisce su TripAdvisor: "Raggiungere in treno il mio albergo dalla stazione di Napoli è stata un'esperienza traumatica. Non la auguro a nessuno". Eppure sono 35.000 i viaggiatori che ogni giorno, in questo mese di agosto dai numeri record per le presenze di turisti, salgono su un treno della Circumvesuviana da Napoli a Sorrento. Non va meglio a chi dall'aeroporto di Capodichino noleggia un'auto. Gallerie chiuse più volte tra ieri e mercoledì per le troppe vetture in trappola nei due tunnel di Gragnano e Pozzano sulla Statale 145, l'unica strada per arrivare in costiera sorrentina. Ingorghi soprattutto nel tratto che da Castellammare di Stabia porta a Meta. Fermi per ore automobilisti in fila. Traffico intenso dalle otto e trenta di mattina fino alla sera tardi. Per chi vuole trascorrere le vacanze in penisola sorrentina non ci sono "partenze intelligenti". Bisogna affidarsi alla buona sorte.


 

Dal 14 agosto la situazione è peggiorata. Preso d'assalto il percorso anche dai napoletani che, in questi giorni, provano a raggiungere in tanti gli stabilimenti balneari. Per un tragitto di 50 chilometri possono essere necessarie anche quattro o cinque ore. Non sorprende perciò leggere la recensione lasciata ad un B&b di Sorrento da Mariella, arrivata in auto con il marito, da Verona: "Un posto meraviglioso, ma praticamente irraggiungibile. Non avevamo mai visitato la Penisola sorrentina. In pochi giorni siamo stati in tantissimi luoghi, che non dimenticheremo. Avremmo già prenotato per il prossimo anno, ma non lo faremo. È troppo faticoso arrivare e andare via. Un inferno". Eppure c'è di peggio, se ci tiene a continuare: "Nulla, però, rispetto all'avventura dei nostri amici che ci hanno raggiunto in treno. Un'odissea. Non ammissibile in un paese moderno". Sette recensioni su dieci dei turisti che, da inizio agosto, hanno alloggiato in strutture come B&b e case vacanza, contengono proteste per il disastro viabilità. Tra queste molte sono di stranieri che, rientrati a casa, bocciano la vacanza per questo motivo. "Avrei voluto mettervi 10, ma non posso perché i trasporti sono veramente disorganizzati. Treni vecchi, orari non rispettati, ritardi, guasti improvvisi, caldo infernale in carrozze piene. Purtroppo tutto ciò ha condizionato negativamente la nostra vacanza". Firmato Susan da Londra. Ed è il racconto perfetto di quanto avvenuto a chi ha viaggiato in Circumvesuviana anche negli ultimi quattro giorni. Del resto attese di ore a causa di un guasto al treno, in una stazione di periferia della Circumvesuviana, fanno parte del diario quotidiano di ogni viaggiatore. Come è accaduto per tre volte anche tra il 15 e il 17 agosto a Moregine, avamposto desolato tra Castellammare di Stabia e Pompei. Se il 15 e il 17 verso le undici di mattina i passeggeri hanno rischiato l'insolazione sui binari a più di 30 gradi senza ombra, a duecento sfortunati è toccato di notte. Bloccati alle 22,30, finché un altro treno, che procedeva a singhiozzo non li ha condotti a destinazione a Sorrento. Sempre la stessa la motivazione: le porte che non funzionano nelle nuove carrozze. Treno o auto, quindi, non fa molta differenza. L'estate dell'assalto dei turisti, dopo i due anni di crisi per il Covid, sarà anche da ricordare come la peggiore in assoluto sul versante trasporti. E la settimana di Ferragosto nella top ten del disastro si colloca in vetta. Corse affollate anche nella giornata di ieri. Ogni soluzione è rinviata a metà settembre. In attesa del tavolo con il governo in prefettura, chiesto dai sindaci già a maggio, e riunitesi per il momento una sola volta. Intanto la cronaca la fanno i turisti.

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