martedì 2 agosto 2022

L'estate nera della Circum. Ko il treno rimesso a nuovo, passeggeri costretti a scendere

Il sindacalista: «Non è il primo caso, buttati milioni di euro» 

di Fabrizio Geremicca da Il Corriere del Mezzogiorno 

Un paio di fermate dopo la partenza, quando è alla stazione di Gianturco, il treno della Circumvesuviana che si è mosso da Napoli alle 9.06 ed è diretto a Sorrento si guasta. Il personale a bordo cerca di capire se e come riprendere la marcia, ma non c'è nulla da fare. Ai passeggeri - a quell'ora il convoglio è affollato di pendolari diretti al lavoro, di turisti e di persone che vanno in penisola sorrentina per trascorrere una giornata a mare - non resta che scendere. Il treno guasto proseguirà senza persone a bordo fino alla successiva stazione, quella di San Giovanni a Teduccio, e da lì tornerà indietro in direzione Porta Nolana. I passeggeri appiedati saliranno sul treno per Sorrento che parte da Napoli alle 9.30. Giungerà poi a destinazione con trenta minuti di ritardo ed il viaggio, racconta chi c'era, sarà tutt'altro che piacevole. Stipati nei vagoni come sardine. «Il problema - informa l'ingegnere Mario D'Avino, direttore in Eav del servizio produzione ferroviaria - si è verificato su un T21, un treno molto vecchio, perché ha trent'anni di vita, ma che è stato sottoposto ad una serie di interventi di ammodernamento. Quello che si definisce revamping. Uno dei diciotto sui venticinque previsti». Il guasto che ha determinato la soppressione della corsa ed ha innescato non pochi disagi per i passeggeri ha riguardato il sistema di chiusura delle porte.


 

«Siamo passati su questi treni - spiega D'Avino - da un sistema pneumatico ad un sistema elettrico e questo ha creato qualche difficoltà. Ci sono quattro sensori per ogni porta e se uno va in tilt si determinano problemi. In genere il personale a bordo li risolve isolando una delle uscite in maniera da non interrompere il viaggio. Nel caso del treno bloccato a Gianturco, però, il sistema di blocco porte è andato in tilt. In sostanza il macchinista in cabina non aveva la certezza che le porte fossero chiuse. In tali condizioni per questioni di sicurezza ovviamente il viaggio non può proseguire». Sulla vicenda interviene Gennaro Conte, che per molti anni ha viaggiato come macchinista sulla Circum e tuttora lavora nella società di trasporto regionale. È sindacalista dell'Orsa. «Non è certo il primo caso del genere - commenta - che si verifica su uno dei treni che sono stati sottoposti a revamping. Il blocco porte è uno dei punti deboli. L'altro è quello del funzionamento del sistema di climatizzazione. In sostanza un intervento finalizzato a rendere i treni più funzionali non ha raggiunto pienamente l'obiettivo per il quale era stato proposto e per il quale sono stati già spesi milioni di euro». Prosegue, dunque, l'estate nera della Circumvesuviana, caratterizzata da una serie di disservizi i quali hanno messo a dura prova la resistenza degli utenti. Sabato 30 luglio e domenica 31 luglio, per esempio, a causa di problemi tecnici alla stazione di Castellammare di Stabia numerosi treni lungo la tratta Napoli Sorrento si sono fermati a Torre Annunziata. «Ormai commenta Vincenzo Ciniglio, che è il promotore di un comitato di pendolari - è uno stillicidio. In Circumvesuviana la regolarità è l'eccezione e non la norma. Ritardi a raffica, corse saltate, percorsi limitati. Non se ne può più». Annuncia che a settembre si svolgerà una manifestazione alla stazione di Porta Nolana e fa sapere che, se ci saranno ancora così tanti disservizi, alcune associazioni dei pendolari invieranno al ministero dei Trasporti la richiesta di una ispezione.

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